Prima dell’estate alcuni sacerdoti della Rete pastorale “Madonna delle Grazie” del Bellinzonese con alcuni laici impegnati nell’ambito caritativo hanno dato vita a un piccolo sportello per affrontare le emergenze della povertà nel territorio a supporto delle parrocchie, che molto spesso si trovano in difficoltà nel risolvere questioni intricate in questo settore. Come raccontano gli organizzatori: “In quelle serate in cui si abbozzava il progetto tra tutti i partecipanti serpeggiava il timore che non avremmo avuto un riscontro e non ci sarebbe stata una risposta. La sfida però la volevamo portare avanti lo stesso. Abbiamo affidato tutto al “Buon Samaritano” e senza saperlo il 6 ottobre, primo giorno di apertura del servizio, la Chiesa ci invitava a meditare proprio questo brano evangelico”.
Le visite allo sportello
"La prima mattina, nel giro di qualche minuto, la prima persona povera, un migrante con problemi di permessi, ha bussato la porta. “Abbiamo capito che, come i Santi della Carità ci insegnano è “Dio che fa””, sottolineano gli organizzatori. “Il 24 ottobre, giorno di don Guanella, che ha fatto della terza virtù teologale il suo impegno di vita, hanno bussato alla porta altri due casi. Un altro caso si è presentato avendo letto sul bollettino parrocchiale la presenza di questo sportello, in un altro giorno.
Allora possiamo prendere in prestito la famosa espressione di Galileo davanti al Sant’Uffizio a sostegno delle sue teorie: “Eppur si muove”. E’ proprio vero che non siamo noi a cercarli i poveri, ma sono inviati da coLui che va alla ricerca di una locanda per portare i malcapitati della storia e trovare cura e assistenza”, concludono gli organizzatori di questa iniziativa.
Lo sportello è dietro la chiesa parrocchiale di Giubiasco presso la sala Fragranze e che si apre il primo lunedì del mese e il terzo venerdì del mese.