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Parola del giorno rito Romano | Ambrosiano (30 settembre 2025)
CATT
  • Urs Brosi

    Svizzera: le Chiese nazionali vanno verso il fuori gioco?

    Uscite dalla Chiesa, carenza di personale... La vita ecclesiale in Svizzera sarà presto un privilegio riservato solo ad alcuni centri? La visione presentata il 24 settembre 2025 all'Università di Lucerna da Urs Brosi, presidente della RKZ, non è affatto ottimistica.

    Kath.ch, Francesco Papagni. Traduzione e adattamento Lucienne Bittar cath.ch/ traduzione e adattamento redazionecatt per catt.ch

    Con il ciclo di conferenze pubbliche intitolato «La religione è ancora rilevante?», l'Università di Lucerna si propone di esaminare i possibili scenari futuri per la Chiesa. Il 24 settembre Urs Brosi, segretario generale della Conferenza centrale cattolica romana della Svizzera (RKZ), e Christoph Weber-Berg, presidente delle Chiese riformate dell'Argovia, avrebbero dovuto discuterne. Essendosi scusato Weber-Berg, Urs Brosi si è ritrovato solo sul podio. Le repliche sono quindi venute dal pubblico.

    Una futura carenza di personale

    Secondo Urs Brosi, la Chiesa cattolica in Svizzera ha finora beneficiato di due fenomeni: l'immigrazione di cattolici dall'Europa meridionale e orientale e il sostegno di teologi tedeschi che non hanno trovato lavoro nel loro paese d'origine. Questo secondo effetto si sta indebolendo, poiché sempre meno persone studiano teologia in Germania.

    La questione del personale diventerà quindi sempre più urgente nei prossimi anni, tanto più che i baby boomer stanno andando in pensione. Secondo Urs Brosi, le prospettive sono particolarmente cupe per quanto riguarda i sacerdoti, il che costituisce una questione vitale per una Chiesa a fondamento sacramentale.

    Un lutto da superare

    Cosa fare di fronte a queste prospettive? Il segretario generale della RKZ si è ispirato alle cinque fasi del lutto definite da Elisabeth Kübler-Ross per classificare le reazioni degli attori ecclesiastici. In molti luoghi, le Chiese nazionali sono rimaste alla fase 1, cioè alla fase di negazione, spiega. Secondo lui, gli ordini religiosi in Svizzera sono molto più avanti. Si troverebbero già alla fase 4, quella del lutto e del ritiro. Le comunità religiose stanno adeguando le loro strutture. La fase 5 corrisponde, secondo Kübler-Ross, all'accettazione e al consenso.

    La crisi della Chiesa cattolica riguarda anche le strutture di diritto pubblico ecclesiastico. Queste strutture esistono per consentire la vita ecclesiale. Se questa scomparisse, anche il diritto pubblico ecclesiastico ne risentirebbe, ha osservato Brösi.

    Non dimenticare la diaconia

    Esistono strategie per il futuro? Urs Brosi ha sottolineato che gruppi di volontari potrebbero assumersi compiti oggi svolti dai dipendenti della Chiesa. Nulla indica tuttavia che questa strategia possa funzionare a lungo termine.

    Il segretario generale della RKZ ha anche messo in guardia dal puntare esclusivamente sulla liturgia per garantire il futuro della Chiesa, ricordando che essa vive anche nella diaconia. È proprio questa, infatti, a conferirle la sua rilevanza sociale. Ma un'assistente sociale stipendiata può risolvere tutti i problemi sociali e il suo stipendio può essere garantito a lungo termine?

    Non disperdere le risorse

    Per il segretario generale della RKZ Brosi, la vita ecclesiale dovrà necessariamente concentrarsi in futuro su alcuni centri, perché non è opportuno distribuire le scarse risorse «come gli ingredienti su una pizza». Ma questo rischia anche di segnare la fine di una Chiesa che va incontro alle persone.

    Contraddizione tra il pubblico

    Antonius Liedhegener, professore di politica e religione a Lucerna, ha quindi interpellato Urs Brosi. Il discorso sull'inesorabile secolarizzazione non ha forse l'effetto di sollevare i responsabili, che «possono così rilassarsi» di fronte all'inevitabile? ha chiesto. E ha invitato a liberarsi da questa rassegnazione, da questo fatalismo.

    Un'ascoltatrice ha citato alcune informazioni provenienti dall'Inghilterra e dalla Francia, secondo cui sempre più giovani si stanno avvicinando alla Chiesa. Alla sua domanda se fosse così anche qui, Urs Brosi ha risposto di non esserne a conoscenza. E che anche se la risposta fosse positiva, questo fenomeno rimarrebbe quantitativamente minore. (cath.ch/kath.ch/fp/lb/traduzione e adattamento redazionecatt)

    Nuovi battezzati

    Una tendenza all'aumento delle cresime di giovani e dei battesimi di adulti in Europa e in Svizzera sembra confermarsi, come indicato da alcuni di catt.ch disponibili a questi link.

    https://catt.ch/newsi/francia-cifre-record-di-battesimi-di-adulti-in-forte-crescita-il-numero-di-giovani

    https://catt.ch/newsi/forte-aumento-di-battesimi-di-adulti-anche-in-belgio-e-in-gran-bretagna

    LB/redazionecatt

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