C’è tutta la Chiesa, dalle grandi arcidiocesi del centro a quelle della periferia, nelle nuove 21 porpore annunciate il 6 ottobre dal Papa all’Angelus. La notizia è giunta inaspettata, in un momento, tra l’altro, in cui i fedeli di tutto il mondo, tra 6 e 7 ottobre, si ritrovano a vivere due giornate di preghiera e digiuno come chiesto dallo stesso Francesco per invocare da Dio la pace su tutta la terra. Nel pomeriggio del 6 ottobre, infatti, il Pontefice si è recato a Santa Maria Maggiore per recitare il rosario per la pace con i membri del sinodo in corso a Roma, mentre il 7 ottobre ha indetto la giornata di digiuno e preghiera per la pace.
Dei 21 cardinali annunciati dal Papa, quattro sono italiani: Baldassarre Reina, finora vicegerente di Roma, che contestualmente e da oggi riceve anche la nomina a cardinale vicario per la diocesi capitolina; Roberto Repole, arcivescovo di Torino; padre Fabio Baggio, sottosegretario del dicastero per lo sviluppo umano integrale (con delega specifica per i migranti) e l’anziano monsignor Angelo Acerbi, già nunzio apostolico. Solo i primi tre entrerebbero in un eventuale conclave e questo perché Mons Acerbi, con i suoi 99 anni non solo sarà l’unico a non essere elettore ma probabilmente è anche il più anziano cardinale mai nominato. Per quanto riguarda gli altri 17 tra loro ci sono diversi arcivescovi di grandi capitali del mondo: Lima (Perù), Tokyo (Giappone), Belgrado (Serbia), Abidjan (Costa d'Avorio), Algeri (Algeria) e Teheran (Iran), oltre a Toronto che pur non essendo una capitale è una grande metropoli. «La loro provenienza – ha detto il Papa al momento dell’annuncio – esprime l’universalità della Chiesa che continua ad annunciare l’amore misericordioso di Dio a tutti gli uomini della terra. L’inserimento nella Diocesi di Roma manifesta poi l’inscindibile legame tra la sede di Pietro e le Chiese particolari diffuse nel mondo». Tre riguardano invece, i nomi di Curia. Oltre a Baggio, ci sono il lituano Rolandas Makrickas, 51 anni, nel 2021 nominato commissario straordinario per la Basilica Papale di Santa Maria Maggiore e l’indiano George Koovakad, organizzatore dei viaggi papali. Non passa inosservato poi l’inserimento nella lista del domenicano Timothy Radcliffe, teologo, che nell’agosto 2025 compirà 80 anni. Fu proprio il Papa a volerlo per due anni di fila come predicatore delle giornate di ritiro spirituale del Sinodo sulla Sinodalità. L’ultima curiosità riguarda infine riguarda Jean-Paul Vesco, l’arcivescovo di Algeri. Uno sportivo, che in gioventù è stato un buon maratoneta (il suo record sulla maratona è di 2 ore e 52 minuti) e che al momento fa parte dell’Athletica Vaticana).
Sir/red
Molti i temi evocati da Francesco: la denuncia della guerra, la situazione "ignobile" a Gaza, il terrorismo in Germania e Usa, l’antisemitismo, le persecuzioni religiose, il diritto all'aborto "inaccettabile", le insidie delle nuove tecnologie e la cancel culture.
All’udienza generale Francesco riflette “sulla piaga del lavoro minorile”, tuttora dilagante, e denuncia che in ogni parte della terra ci sono minori "sfruttati da un’economia che non rispetta la vita" e che così "brucia il più grande giacimento di speranza e di amore".
In un messaggio dal suo account X il Papa si dice vicino preghiera a chi “soffre a causa dei conflitti in atto”. Le celebrazioni nelle comunità cattoliche e ortodosse che seguono il calendario giuliano.