Concludiamo con questo quinto intervento la pubblicazione di ampie parti dell'autobiografia di suor Sandra Künzli dal titolo "Storia di una chiamata" edizioni Vallediseriana2024. Nella puntata precedente, suor Sandra ha narrato la sua entrata in convento e gli studi a Roma. Qui il suo percorso nel monastero Santa Caterina a Locarno. LA PREGHIERA La preghiera, per me, è riposare sul Cuore di Gesù, amandolo e lasciandosi amare e cullare da Lui.Quando siamo consolati o quando siamo aridi, lui è là e ci aiuta a crescere nell’amore, ci riempie del suo Spirito, anche se non ne abbiamo coscienza.É importante perseverare ogni giorno e avere costanza, come in tutte le cose della vita!Ho sempre cercato di alimentare la vita di preghiera e l’interiorità, certa che “una pausa di vera adorazione è più ricca e feconda di qualsiasi attività, fosse pure un’attività apostolica.” (San G. P.II) Ancora un passo indietro… VICARIA E SUPERIORA Con suor Giuseppina, deceduta a Brione nel 2023 a 104 anni! Nel 1997 morirono tre suore, fra cui la nostra cara Madre Caterina. Siccome era vicaria, bisognava eleggerne un’altra e la scelta delle suore cadde su di me. Quel giorno, ricordo bene, la liturgia della messa aveva il brano della elezione di Davide. “Non guardare all’aspetto, né alla statura. Dio non guarda ciò che guarda l’uomo. L’uomo guarda l’apparenza, il Signore guarda il cuore”. (1 Samuele 16,7). Davide fu scelto da Dio ed era il più piccolo fra i suoi fratelli.Fui vice di suor Giuseppina e suor Giacinta, che erano poi diventate superiore. Suor Cecilia mi insegnò a tenere la contabilità; cosa che mi è servita molto in futuro, quando lei non era più in grado di fare i conti.Nel 2010 fui eletta superiora. Il mio padre spirituale, mi disse che potevo accettare. Non fu sempre facile, però il Signore non mi ha lasciato mancare il suo aiuto. Intanto la comunità si assottigliava sempre più… Morì anche la nostra affezionata Silvia che faceva la sagrestana e le commissioni. Non prendemmo più un’altra donna e io iniziai ad andare a fare la spesa una volta alla settimana. Mi faceva bene. Ciò è contemplato dalle nostre costituzioni. Essendo portinaia e sagrestana, conobbi in quegli anni diverse persone con le quali nacquero belle amicizie. Siccome mia mamma non poteva più fare viaggi lunghi con la macchina, iniziai ad andare io a trovarla. Con mia sorella Bea siamo andate alcune volte a Re e a Cannobio. Un anno andammo a Miasino, a trovare le nostre consorelle agostiniane. IL MIO 25° Il 7 ottobre del 2014 ho festeggiato il mio 25° di professione religiosa. Per l’occasione è venuto a celebrare don Lukas. Alla fine della messa ha invitato in parlatorio, per una merenda, le suore presenti in chiesa e mia sorella Isabella che pure aveva partecipato alla messa. É stato un bel momento di festa.Fu in quella circostanza che ho scritto un libretto sul rosario. L’apostolato della penna è (insieme alla vita fraterna e all’interiorità) una delle caratteristiche specifiche del carisma agostiniano. VERSO LA CHIUSURA… Ho cercato di stare accanto alle suore ammalate e aiutarle.Con l’anzianità e gli acciacchi più o meno gravi di alcune suore, trovammo la soluzione di portarle a Brione al Carmelo Santa Teresa, dove sarebbero state meglio seguite e curate. Nel 2022 restammo solo in due monache a S. Caterina (suor Giovanna ed io). Si pensava ormai di chiudere il convento, nonostante il dispiacere, dopo tanti anni di storia, di preghiere e sacrifici da parte di tante monache che avevano vissuto lì.Il 26 ottobre fu il giorno della partenza. Suor Giovanna raggiunse le nostre consorelle a Brione ed io chiesi se mi avrebbero accolto in un’altra comunità. Fu accettata la mia richiesta e così si chiusero le porte del monastero S. Caterina, dopo quasi 400 anni di storia. Ma ciò che il Signore ha scritto nel libro della vita, non si cancellerà mai più! Una delle ultime messe nella nostra chiesa, con la nostra presenza, è stata celebrata da monsignor Alain de Raemy. La chiesa era gremita, segno della vicinanza della popolazione di Locarno e dintorni, alla comunità agostiniana e dell’affetto per noi.C’era anche il nostro immancabile chierichetto Gianluca.“Il monastero è un’autentica centrale di energia spirituale che si alimenta alla sorgente della contemplazione”. (San Giovanni Paolo II). Sia suor Giovanna che la sottoscritta, cerchiamo di continuare a vivere la vita contemplativa, là dove il Signore ci ha trapiantate. LE RELAZIONI FRATERNE Nel corso della mia esistenza, il Signore mi ha tolto persone a me care, ma mi ha ridonato relazioni altrettanto fraterne. Secondo San Paolo, Dio ci ha scelti in Cristo, per essere santi e immacolati al suo cospetto nella carità (cfr. Ef 1,4). Che bel traguardo!Nella nuova comunità mi sono inserita bene, nonostante sia qui come ospite. Ciò mi permette di rimanere ancora monaca agostiniana. Ho trovato delle vere sorelle. Nonostante i miei limiti e difetti, mi stupisco di quanta pazienza il Signore abbia con me. La sua misericordia è grande e confido in lui. Il cammino è in salita, ma, se compiuto insieme, diventa più bello e gioioso. Come afferma Susanna Tamaro, riconoscere i propri limiti, ci aiuta ad avere più umiltà. GRAZIE! Grazie Signore per tutto: per le gioie e i dolori, per la bellezza del creato e la freschezza dell’amicizia, per la mia famiglia, per i sacerdoti che mi hai posto accanto e hanno dato un orientamento alla mia vita, per avermi chiamato ad essere tua sposa, per la Chiesa, nostra Madre, per ciò che mi hai dato e mi hai tolto.Per tutto –come dice Giobbe- sia benedetto il nome del Signore!“Loda il Signore anima mia, loderò il Signore per tutta la mia vita.Finché vivo, canterò inni al mio Dio”. (Salmo 145,1)Disse Gesù: “Ho portato sulla terra, il fuoco dell’amore. Come vorrei che divampasse in tutto il mondo”. (Antifona dei primi vespri della solennità del S. Cuore) Suor Sandra Künzli, monaca agostiniana.Muralto, 7 giugno 2024, festa del Sacro Cuore di Suor Sandra Künzli
Un centinaio di persone, il 15 dicembre, hanno fatto un percorso dal sagrato della chiesa di S. Rocco fino alla chiesa di S. Giorgio, dove si è potuto ammirare, in una grotta, la rappresentazione vivente della Natività.
Raccolti CHF 26'500 a sostegno delle persone in difficoltà in Ticino. I fondi saranno destinati a due realtà locali che incarnano i valori di solidarietà ed assistenza: alla Lega Cancro Ticino (in aiuto ai bambini) ed alla Fondazione Francesco (di fra Martino Dotta)
Oggi, mercoledì 18 dicembre, alle 20.30, padre Francesco Patton ofm, sarà in Ticino per un incontro dal titolo "Il coraggio della pace. Riflessioni su dialogo, riconciliazione e speranza (quando tutto sembra perduto)". Modera Andrea Fazioli