Più di una dozzina di persone hanno segnalato alle autorità penali "potenziali abusi" legati all'Abbazia di Saint-Maurice nell'ultima settimana, ha dichiarato il 29 novembre 2023 la Procura del Vallese. "Ogni segnalazione viene presa in considerazione", hanno scritto la Procura e la Polizia cantonale del Vallese in un comunicato stampa. I fatti denunciati vengono analizzati e indagati dall'unità investigativa della polizia giudiziaria. Questa unità è stata istituita a settembre in seguito alla pubblicazione di un rapporto dell'Università di Zurigo sugli abusi commessi in Svizzera all'interno della Chiesa cattolica. L'obiettivo di questa procedura preliminare è scoprire se nel Cantone si sono verificati fatti perseguibili d'ufficio, non trattati e non prescritti. Durante questa fase, per le persone coinvolte vale la presunzione d'innocenza, sottolineano le autorità.
"Nessuna indagine penale aperta"
In questa fase nel Vallese "non è stata formalmente aperta alcuna indagine penale contro una persona in particolare" in relazione a reati sessuali che coinvolgono chierici, ha dichiarato il procuratore generale alla fine della scorsa settimana, esortando le vittime a denunciare i fatti ai tribunali.
Anche la polizia e il sistema giudiziario hanno fallito
Lo studio pilota dell'Università di Zurigo, commissionato dalla Conferenza dei vescovi svizzeri, dall'Unione dei superiori maggiori e dalla Conferenza centrale cattolica romana (RKZ), riporta 1.002 casi di abusi sessuali dalla metà del XX secolo. Questa è solo la punta dell'iceberg, poiché la maggior parte dei casi non viene denunciata.
Il rapporto di Zurigo evidenzia anche le carenze della polizia e del sistema giudiziario civile nel caso di sacerdoti e religiosi accusati di abusi sessuali, in particolare nel Canton Vallese. (cath.ch/com/mp - trad. catt.ch)
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