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Parola del giorno rito Romano | Ambrosiano (24 giugno 2025)
CATT
  • Alice Bruno.

    Attualità, politica e società con quello sguardo prezioso alla religione

    di Silvia Guggiari

    Si è da poco rinnovata la redazione di Dialoghi, rivista culturale trimestrale distribuita in Ticino, nata nel lontano 1968 e arrivata al numero 282. Una bella storia di giornalismo, creata da persone che vogliono offrire una riflessione sull’attualità unita alla religione. Una decina i professionisti dai profili e dalle provenienze più varie che collaborano per creare i cinque numeri annui che vengono distribuiti ai 350 abbonati in Ticino. Tre i nuovi redattori che da circa un anno hanno intrapreso questa bella e stimolante sfida editoriale: Alice Bruno, classe 1999, si è formata in letteratura e filologia classica greca e latina, si è appassionata alla lingua e letteratura ebraica, in dialogo con la tradizione e cultura cristiana; Vittorio Secco, assistente alla Cattedra di Storia del Cristianesimo responsabile dell’insegnamento della lingua copta presso la Facoltà Valdese, collaboratore come traduttore dal greco e dall’ebraico con la Società Biblica in Italia, e Nausicaa Marchiori, dottoranda, tra gli altri numerosi incarichi, in Teologia Ecumenica presso la Pontificia università Antonianum di Roma.

    «Abbiamo tre approcci diversi – commenta Alice Bruno –, quindi i contributi che offriamo alla redazione vanno in direzioni molto varie. Il mio, in particolare, è specificatamente letterario: ho avviato una rubrica all’interno della quale commento i passi biblici in una prospettiva laica e in una ottica filologica di riflessione sul testo, spesso ponendo l’attenzione sulle diverse traduzioni e confrontando le diverse versioni dello stesso testo. Vittorio Secco ha una formazione più storica ed essendo valdese porta un contributo anche in questa direzione. Nausicaa ha un approccio ecumenico, essendo particolarmente sensibile al dialogo interreligioso. All’interno di Dialoghi cura una sezione chiamata TeoPop (Teologia Popolare)».

    In quasi 60 anni di storia il focus è rimasto lo stesso, ovvero quello di offrire una lettura della società e dell’attualità con uno sguardo alla religione: «Di solito – spiega Alice Bruno – in ogni numero c’è un tema principale: ad esempio in uno degli ultimi numeri ci siamo confrontati con l’attualità affrontando lo scenario politico attuale. In occasione della morte di papa Francesco abbiamo curato un numero con diversi contributi su Bergoglio ». Nel numero in uscita questo mese è presente un dossier sull’eredità di papa Francesco e un altro dossier su don Sandro Vitalini. «A completare il tema portante, in ogni numero vi sono poi altri contributi di vario genere ed argomento», spiega Alice Bruno.

    Uno degli obiettivi della redazione da poco rinnovata è quello di arrivare sempre di più alle nuove generazioni: «Si sta cercando di aprirsi a un pubblico più giovane e portare uno sguardo un po’ più ampio anche in una ottica di dialogo interreligioso. Inoltre, ci piacerebbe digitalizzare il prodotto per avere una diffusione maggiore: credo che questo sia un aspetto da non rimandare più».

    Ma come nasce un numero di Dialoghi?

    «Facciamo delle riunioni redazionali e sulla base delle questioni che ci sembrano più importanti a livello storico e politico partiamo per creare il numero, dialoghiamo, decidiamo quali sono gli elementi da mettere in risalto e poi ognuno decide come meglio offrire il suo contributo ». «Sono molto contenta – conclude Alice Bruno – di poter collaborare in questo progetto editoriale; i contributi sono piuttosto liberi e davvero si può dialogare coinvolgendo persone con formazione e interessi diversi e questo secondo me è il lato di maggior importanza».

    Per ricevere Dialoghi scrivere a: rita.ballabio@bluewin.ch

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