Da piccola andavo spesso a Lugano-Paradiso alla casa della nonna. Lì mi piaceva passare il tempo dell’Epifania. La nonna alla vigilia della festa dei Re Magi, metteva un cestino fuori dalla finestra e al mattino lo trovavamo pieno di ogni ben di Dio. Mi domandavo sempre come facessero i Re Magi ad arrivare così in alto, fino al terzo piano e pensavo che il collo dei loro cammelli fosse particolarmente lungo.La sera poi, prima di dormire nel letto che profumava di pulito, chiedevo alla nonna di fermare l’orologio a pendolo che aveva in camera e mi disturbava con il suo rumoroso tic tac. Tutti abbiamo dei bei ricordi legati al Natale. Il Natale non cessa di avere un tocco di magia e poesia per grandi e piccini. Anche se noi siamo particolarmente fortunati ad essere lontani da guerre e fame, non possiamo dimenticare chi, questo Natale, lo vivrà nell’indigenza, nel freddo e senza pace, chi soffre perché non ha più famiglia, chi si è visto strappare i propri cari. A tutti costoro vada il nostro pensiero, la nostra preghiera e solidarietà. Ci sono bambini che scartano tanti regali senza neppure apprezzarli e piccoli che gioiscono di una noce o un mandarino. Madre Teresa di Calcutta era impressionata della tristezza di molti bambini occidentali, ai quali non manca niente e della gioia dei poveri di Calcutta che emanano dai loro occhi riconoscenti, nonostante abbiano poco o nulla. Che questo Natale ci trovi più pronti a riconoscere la bontà del Signore che ci avvolge ogni giorno con il suo Amore e la sua misericordia. “L'angelo ci annuncia una grande gioia, che vuole dissipare tutte le nostre oscurità. Il motivo di questa gioia non è solo la luce da cui siamo avvolti attraverso l'angelo, ma anche il suo messaggio. Egli proclama che è nato per noi Gesù, il Salvatore che guarisce le nostre ferite e che rende completa la nostra fragile vita”. Anselm Grün di Suor Sandra Künzli
Uno strumento culturale e catechetico che sorpassa i tempi. È stata organizzata dall’Ufficio Insegnamento Religioso Scolastico in collaborazione con l’associazione Eres dal 7 al 9 marzo.
Un sogno che inizia a realizzarsi, quello d'omonima Fondazione, che porta avanti la riqualificazione della villetta abbandonata che si trova accanto alla chiesa parrocchiale di San Nicolao.
In particolare, giovedì partecipa alla tavola rotonda organizzata dall’Associazione Amici di Eugenio Corecco in occasione degli eventi commemorativi per il 30o anniversario dalla morte del Vescovo Eugenio.