Papa Francesco è atterrato circa a mezzogiorno del 14 giugno 2024 in elicottero a Borgo Egnazia (Puglie), sede del G7 a presidenza italiana, il primo a ospitare un pontefice. Bergoglio è stato accolto dalla premier italiana Giorgia Meloni. Il Pontefice ha partecipato a una sessione dei lavori dedicata a Intelligenza artificiale, energia, Africa e Mediterraneo, aperta ai Paesi e alle organizzazioni internazionali outreach invitati al summit in Puglia.
Poco dopo l'arrivo sono iniziati gli incontri bilaterali di Papa Francesco con i capi di Stato presenti al G7. In tutto il Papa ha fatto dieci incontri nel corso del pomeriggio, in due momenti distinti, nel mezzo dei quali ha pronunciato il suo discorso in assemblea. I seguenti capi di Stato e personalità internazionali hanno incontrato Bergoglio: Georgieva (direttrice generale del Fondo Monetario Internazionale), Zelensky (Ucraina), Macron (Francia) Trudeau (Canada) Erdoğan (Turchia). Poi in programma nel pomeriggio una seconda parte di colloqui con Ruto (Kenya), Modi (India), Biden (USA), Lula (Brasile), Tebboune (Algeria) e Milei (Argentina).
Il Papa alle 15 ha preso la parola davanti ai leaders della terra. Al centro della sua riflessione la dignità dell'uomo rispetto alla tecnocrazia, perché anche la Intelligenza artificiale è tecnica. Parla di "algoretica" il Papa e dice che a questo serve la politica, perchè " non possiamo permettere ad uno strumento così potente e cosi indispensabile come l'intelligenza artificiale di rinforzare" il paradigma tecnocratico.
La politica, quella vera, opera per progetti comune per l'umanità, e in questo ambito la capacità umana di "decidere" è tutto. Se la IA è un moltiplicatore e un aggregatore di informazioni, il pericolo è che si moltiplichi il male come il bene, la guerra come la pace, ha proseguito Bergoglio.
E per difendere la dignità dell'uomo va ricordato, spiega il Papa, la capacità "generativa" dell' essere umano, che non "moltiplica" e basta, ma "genera" appunto, "non sviluppa concetti o analisi nuove. Ripete quelle che trova dando loro una forma accattivante. E più trova ripetuta una nozione o una ipotesi, più la considera legittima e valida. Più che “generativa”, essa è quindi “rafforzativa”, nel senso che riordina i contenuti esistenti, contribuendo a consolidarli, spesso senza controllare se contengano errori o preconcetti".
Ecco perché nessuna macchina dovrebbe decidere sulla vita di un essere umano. E come trovare un'unica gerarchia di valori? Si devono cercare dei principi condivisi.
Per il Papa quindi l'IA è "innanzitutto uno strumento" e come tale va gestita, con grande attenzione proprio alla differenza tra uomo e macchina. Anche se di altissimo livello.
Nessun riferimento nel testo alle altre questioni in discussione al G7. Quello del Papa è un appello alla politica in buona sostanza, una politica come forma alta di carità. Un appello a non lasciarsi ingannare dalle sirene della tecnocrazia.
A braccio il Papa parla di un romanzo che vede un futuro senza politica, Il Signore della Guerra. Il Papa è poi rimasto ai lavori del G7.
È stato un bilaterale di breve durata ma estremamente carico di intensità, anche emotiva. il Papa al G7 ha potuto parlare a tu per tu con il presidente ucraino Zelensky e ascoltare direttamente gli ultimi sviluppi del conflitto. Le condizioni della Russia per porre fine alla guerra sono sempre le stesse: Kiev si dovrebbe ritirare dalle quattro regioni annesse con negoziati che riconoscano le attuali linee del fronte e abbandonare le ambizioni di aderire alla Nato. Una soluzione ritenuta inaccettabile dagli ucraini e così il colloquio si è sviluppato su vari livelli. «L'ho informato delle conseguenze dell'aggressione russa, del terrore dei bombardamenti sulla popolazione e della difficile situazione energetica» ha riassunto Zelensky in un post su X, in cui riferisce sommariamente di avere discusso cosa significa per Kiev «pace giusta». E' convinto che la Santa Sede possa svolgere un ruolo di facilitatore in questa direzione, facendo leva sul suo soft power e sui contatti con altri leader. Tra poche ore in Svizzera si aprirà il vertice di pace (la Russia però non ci sarà) e di conseguenza potrebbero rivelarsi molto utili anche i bilaterali che il Papa ha al G7, soprattutto con il presidente Biden, il presidente turco Erdogan e quello brasiliano Lula, questi ultimi figure ascoltate da Mosca.
Il G7 nelle Puglie vede la partecipazione dei Capi di Stato e di Governo dei sette Stati membri, oltre al Presidente del Consiglio Europeo e alla Presidente della Commissione Europea in rappresentanza dell’Unione Europea.
Come da tradizione, prendono parte ai lavori anche i rappresentanti di alcuni Stati e organizzazioni internazionali invitati dalla presidenza di turno.
red/agenzie
Leggi: il commento alle parole del Papa al G7 a cura della redazione di catt
Molti i temi evocati da Francesco: la denuncia della guerra, la situazione "ignobile" a Gaza, il terrorismo in Germania e Usa, l’antisemitismo, le persecuzioni religiose, il diritto all'aborto "inaccettabile", le insidie delle nuove tecnologie e la cancel culture.
All’udienza generale Francesco riflette “sulla piaga del lavoro minorile”, tuttora dilagante, e denuncia che in ogni parte della terra ci sono minori "sfruttati da un’economia che non rispetta la vita" e che così "brucia il più grande giacimento di speranza e di amore".
In un messaggio dal suo account X il Papa si dice vicino preghiera a chi “soffre a causa dei conflitti in atto”. Le celebrazioni nelle comunità cattoliche e ortodosse che seguono il calendario giuliano.