Le porte della XVI Assemblea generale ordinaria del Sinodo dei Vescovi si sono chiuse. Nella 17esima Congregazione Generale Papa Francesco e il Presidente Delegato con i loro discorsi hanno concluso i lavori. Nella serata del 26 ottobre c'è stata la diffusione del Documento finale (vedi sotto) e una conferenza stampa per illustrare ai giornalisti e al mondo tutto ciò che è stato deciso. Non ci sarà un'esortazione apostolica post sinodale, lo ha detto Papa Francesco nel suo discorso in Aula Paolo VI.
Papa Francesco ha chiuso ufficialmente i lavori con un discorso che principalmente parla dello Spirito Santo, colui che crea l'armonia. Il Signore Risorto ci richiama ad essere testimoni del suo Vangelo con la vita prima che con le parole. Il Documento è un dono. Per primo a me, Vescovo di Roma. Anche il Vescovo di Roma ha bisogno di praticare l'ascolto, anzi vuole praticare l'ascolto. Il mio compito è custodire e promuovere l'armonia che lo Spirito continua a diffondere nella Chiesa di Dio. Tutti siamo invitati al banchetto, tutti, nessuno fuori. La parola chiave è l'armonia. Armonizzare tutte le differenze. A noi è dato di amplificare la voce dello Spirito Santo, ad aprire le porte senza erigere muri. Quanto male fanno gli uomini e le donne di Chiesa quando erigono", dice il Papa nel suo discorso.
"Abbiamo iniziato questa assemblea sinodale chiedendo perdono e provando vergogna. Non dobbiamo essere rigidi, la rigidità è un peccato che tante volte entra nei chierici, nei consacrati, nelle consacrate. Alla luce di quanto emerso ci sono e ci saranno decisioni da prendere in questo tempo di guerre dobbiamo essere testimoni di pace. Per questa ragione non intendo pubblicare una esortazione apostolica, basta quello che abbiamo approvato, ci sono già indicazioni molto concrete che possono essere di guida per la missione delle Chiese nei diversi continenti. Lo metto subito a disposizione di tutti. Voglio che sia subito pubblicato", questa la novita. Non ci sarà dunque un'esortazione apostolica post sinodale.
"Voglio, così, riconoscere il valore del cammino sinodale compiuto, che tramite questo Documento consegno al popolo santo di Dio.. C'è bisogno di tempo per giungere a scelte che conivolgano la Chiesa tutta. Non è un modo di rimandare all'infinito le decisioni, ma ciò che corrisponde allo stile sinodale: ascoltare, convocare, decidere, valutare. ..Sono necessarie le pause, la preghiera. La Segreteria Generale del Sinodo mi aiuterà in questo compito. Non tutti si metteranno a leggerlo, sarete soprattutto voi a renderlo accessibile alle Chiese locali. Ciò che abbiamo vissuto è un dono e non possiamo tenerlo per noi. Ora le parole condivise siano accompagnate dai fatti", ha commentato Francesco.
"Su alcuni aspetti della vita della Chiesa segnalati nel Documento, come pure sui temi affidati ai dieci “Gruppi di Studio”, che devono lavorare con libertà, per offrirmi proposte, c’è bisogno di tempo, per giungere a scelte che coinvolgono la Chiesa tutta. Io, allora, continuerò ad ascoltare i Vescovi e le Chiese affidate a loro", ha detto il Papa.
Leggi qui: il documento finale
Leggi qui: la reazione dei vescovi svizzeri
Fonte: acistampa /red
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