Il Papa alla preghiera dell'Angelus nella festa della Sacra Famiglia ha ricordato che essa nella libertà e responsabilità 'fu totalmente disponibile alla volontà di Dio”.
Francesco ha focalizzato l’attenzione su Maria e sulla sua “docilità all’azione dello Spirito Santo: quando si rende conto che Dio la chiama ad una altra missione, non esita a proclamarsi sua serva. Di Lei Gesù esalterà la grandezza non tanto per il suo ruolo di madre, ma per la sua obbedienza a Dio”.
Maria si affida totalmente a Dio: “nel silenzio medita, riflette e adora l’iniziativa divina. La sua presenza ai piedi della croce consacra questa totale disponibilità”.
Anche Giuseppe è contraddistinto dal silenzio: “non parla - spiega il Papa - ma agisce obbedendo. Sotto la guida di Dio, Giuseppe allontana la sua famiglia dalle minacce di Erode”.
“La Santa Famiglia - prosegue il Pontefice - solidarizza così con tutte le famiglie del mondo obbligate all’esilio, solidarizza con tutti coloro che sono costretti ad abbandonare la propria terra a causa della repressione, della violenza, della guerra”.
Gesù, infine, “è la volontà del Padre: in Lui c’è stato soltanto sì. La Famiglia di Nazareth rappresenta una risposta corale alla volontà del Padre: i tre componenti di questa famiglia si aiutano reciprocamente a scoprire il progetto di Dio. Tu nella famiglia sai comunicarti o sei come quei ragazzi che a tavolo chattano col telefonino? Dobbiamo riprendere la comunicazione in famiglia, questo è un compito per oggi”.
“La Santa Famiglia - è l’auspicio di Papa Francesco - possa essere modello delle nostre famiglie, affinché genitori e figli si sostengano a vicenda nell’adesione al Vangelo, fondamento della santità della famiglia”.
Al termine dell’Angelus, il Papa ha rivolto il pensiero alle vittime “dell’orribile attentato di ieri, a Mogadiscio, in Somalia, dove nell’esplosione di un’autobomba, sono state uccise oltre 70 persone”.
Fonte acistampa/red