"Il Papa non ha mai inteso offendere o esprimersi in termini omofobi, e rivolge le sue scuse a coloro che si sono sentiti offesi per l’uso di un termine, riferito da altri".
È quanto si legge in una comunicazione ai giornalisti del direttore della Sala Stampa della Santa Sede, Matteo Bruni, a seguito degli articoli pubblicati nelle scorse ore che attribuiscono al Pontefice l'uso di una parola sulla questione dell'ingresso in seminario di persone omosessuali. Si tratta di un passaggio del dialogo a porte chiuse del Pontefice, il 20 maggio scorso, con i vescovi della CEI in Aula Paolo VI riportato dai media italiani.
“Papa Francesco è al corrente degli articoli usciti di recente circa una conversazione, a porte chiuse, con i vescovi della CEI”, si legge nella nota di Bruni, in cui – oltre al chiarimento e alle scuse – si ricordano le parole tante volte affermate dal Papa: “Nella Chiesa c’è spazio per tutti, per tutti! Nessuno è inutile, nessuno è superfluo, c’è spazio per tutti. Così come siamo, tutti”.
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All'udienza generale, Francesco inaugura un nuovo ciclo di catechesi per il Giubileo, dal titolo “Gesù Cristo nostra speranza"
Il libro «Life, la mia storia nella storia» arriverà in versione cinematografica. Il Papa ringrazia definendo il cinema «una forma di poesia».
Come con il suo rappresentante in Ucraina, Francesco invia una lettera al nunzio nella Federazione russa per i mille giorni del conflitto. “La sofferenza degli innocenti è denuncia potente contro ogni forma di violenza”, afferma il Pontefice, incoraggiando “a rinnovati sforzi diplomatici per fermare la progressione del confitto”.