A Gaza, ieri, un'ora prima di mezzanotte, l'esercito israeliano ha iniziato l'attacco di terra, con i media della Striscia che hanno segnalato 37 attacchi in 20 minuti e la fuga di massa della popolazione dalla zona nord-occidentale. Proprio per informarsi della situazione, il Papa ha telefonato questa mattina, da Castel Gandolfo - dove ha trascorso la notte e parte della giornata - al sacerdote argentino padre Gabriel Romanelli. A confermare il colloquio è la Sala Stampa della Santa Sede.
La parrocchia della Sacra Famiglia - colpita nel giugno scorso da un raid israeliano che aveva ferito lo stesso Romanelli - continua ad aiutare le circa 450 persone che vi si sono rifugiate e coloro che si rivolgono a loro, distribuendo pasti e acqua e tenendo aperta la farmacia interna. Prosegue inoltre la sua attività l’oratorio, con i bambini e i giovani e l’assistenza agli anziani e ai malati, nonostante l’intensificarsi della situazione di conflitto.
"Il Papa - informa la Sala Stampa - ha manifestato la sua preoccupazione per quanto avviene, e ha assicurato a padre Gabriel, e tutti coloro che si rivolgono alla parrocchia, la sua vicinanza e la sua preghiera".
Leggi qui inoltre la testimonianza dopo l’attacco rilasciata alla Sir da padre Romanelli