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Parola del giorno rito Romano | Ambrosiano (16 dicembre 2025)
  • Il villaggio di Fully

    Il prete abusatore di Fully (Vs) era vicino a mons. Lefebvre

    Il 14 dicembre 2025 si è svolta nel villaggio vallesano una marcia di sostegno alle vittime del prete H. B., ex parroco di Fully. È emerso che il sacerdote, accusato di ripetuti abusi sessuali, ha svolto un ruolo fondamentale nell'insediamento della Fraternità San Pio X (FSSPX) a Écône.

    L'abate H. B., deceduto nel 1983, è stato parroco di Fully, sopra Martigny, per 48 anni. In questo periodo avrebbe abusato sessualmente di adulti e bambini. Le accuse provengono da testimonianze raccolte dal quotidiano vallesano Le Nouvelliste e da una verifica indipendente commissionata dalla diocesi di Sion, pubblicata nel 2024.

    La diocesi di Sion, in collaborazione con il gruppo SAPEC (Sostegno alle persone vittime di abusi in un rapporto di autorità religiosa), ha organizzato il 14 dicembre una marcia che «intende esprimere il riconoscimento dei torti commessi e delle sofferenze di tutte le vittime di abusi, con una richiesta di perdono in uno spirito di sincero pentimento». Molte persone continuano a soffrire per i crimini commessi dall'abate H. B. nella diocesi di Sion e in particolare a Fully.

    «Uno dei più grandi predatori dell'epoca»?

    Una decina di fonti, una vittima diretta, discendenti delle vittime e testimoni dell'epoca incontrati da Le Nouvelliste tracciano il ritratto di un parroco onnipotente. Viene descritto a turno come «un delinquente», «un pervertito davanti al quale ci si genufletteva», «il sesto consigliere di Stato» o «sicuramente uno dei più grandi predatori dell'epoca».

    Il giornale vallesano sottolinea anche gli stretti legami che esistevano tra monsignor Marcel Lefebvre, fondatore della Fraternità sacerdotale San Pio X (FSSPX), e il parroco di Fully. La FSSPX si è insediata a Écône, non lontano da Fully, a partire dal 1970 come seminario e centro di formazione sacerdotale tradizionale, con l'accordo delle autorità ecclesiastiche locali. Écône diventa la casa madre della Fraternità. Quest'ultima viene separata da Roma nel 1988, dopo che Mons. Lefebvre ha ordinato dei vescovi di propria autorità contro il volere del Papa.

    Un campo di rieducazione morale?

    H. B. e Mons. Lefebvre si erano conosciuti sui banchi del Seminario francese di Roma. In seguito, il parroco di Fully fece da intermediario affinché Mons. Lefebvre potesse acquistare la tenuta di Écône, dove ospitare i suoi seminaristi. Un fatto riportato in un'opera di Isabelle Raboud, ma anche dalla stessa FSSPX. Sul sito del distretto svizzero della Fraternità si legge infatti: «(...) Il signor Lovey [si tratta di Roger Lovey, un laico che aveva acquistato, insieme ad altri, la tenuta di Écône, per destinarla a un'opera religiosa] conosce Mons. Marcel Lefebvre (1905-1991) presso il reverendo parroco di Fully, H. B. (1903-1983), che era stato suo compagno di studi al seminario francese di Roma». (cath.ch/nouvelliste/arch/rz/traduzione e adattamento redazionecatt)

    Raphaël Zbinden/traduzione e adattamento redazionecatt

    Mezzo secolo di abusi a Fully

    Nel gennaio 2024, le informazioni raccolte nell'ambito dell'audit indipendente condotto dall'agenzia Vicario Consulting sulla gestione dei casi di abuso sessuale hanno riportato testimonianze concomitanti e inquietanti relative ad abusi sessuali perpetrati da un ex parroco di Fully. La diocesi di Sion ha quindi invitato chiunque potesse avere informazioni su «un parroco di una parrocchia della parte francofona della diocesi, rimasto in carica in quella parrocchia per 48 anni e deceduto nel 1983, (che) avrebbe abusato di diverse persone, adulti e bambini», a farsi avanti. Le testimonianze raccolte dal quotidiano Le Nouvelliste su questo parroco sono eloquenti. Una decina di fonti – una vittima diretta, discendenti delle vittime e testimoni dell'epoca – tracciano il ritratto di un uomo onnipotente (a cui si deve la chiesa della parrocchia), descritto come «un delinquente», «un pervertito davanti al quale ci si inginocchiava», «il sesto consigliere di Stato» o «sicuramente uno dei più grandi predatori dell'epoca». Il giornale vallesano ne deduce che «per quasi mezzo secolo, fino alla fine degli anni Settanta, l'uomo ha abusato sessualmente di adulti e bambini, sfruttando la sua autorità e la sua posizione per dominare la vita sociale, politica, spirituale, associativa, scolastica e persino sessuale e intima dei parrocchiani di Fully». Al suo attivo: stupri, matrimoni combinati di ragazze che avrebbe messo incinte, bambini di famiglie recalcitranti «vietati all'istruzione», internamenti forzati di parrocchiani, pressioni sulle autorità comunali... L'elenco dei suoi misfatti riportato dal quotidiano Le Nouvelliste è lungo. E questo senza che sia mai stata presentata alcuna denuncia penale contro di lui, come ha confermato il Ministero pubblico. Ciò che sorprende alcuni è anche la durata del suo ministero nella stessa parrocchia: 48 anni, un periodo che gli ha dato il tempo di tessere la sua tela.

    (lb/traduzione e adattamento redazionecatt)

     

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