Un giorno la santa polacca Faustina Kowalska, si trovava ricoverata all’ospedale e in una stanza vicina alla sua, sentì un uomo che chiamava l’infermiera. La donna però si faceva attendere. La santa entrò nella stanza del malato e lo aiutò. Ritornando nel suo letto udì la voce di Gesù che le diceva: “Con quel servizio al prossimo mi hai reso maggior gloria che se avessi pregato a lungo”. In un’altra occasione Gesù la istruì: “Qualunque cosa fai al prossimo, la fai a me”. Le nostre buone azioni restano per l’eternità e le ritroveremo trasfigurate nell’aldilà. San Massimiliano Kolbe (1894-1941), santo polacco e martire di Auschwitz, affermava: “Quanto meglio compiremo i nostri doveri, tanto più renderemo gloria a Dio”. A tal proposito vi racconto una storia scritta da Bruno Ferrero….Un uomo anziano sentiva che la sua fine era prossima ed era angosciato perché, sebbene avrebbe voluto credere in Dio, non riusciva a trovare le ragioni per credere. Un suo amico, gli consigliò di avere un colloquio con un famoso teologo della città. Il nostro protagonista fissò un appuntamento ed andò tutto fiducioso. Quando arrivò nella sala, c’era già molta gente ad attendere e non c’erano più sedie disponibili. Quando il teologo uscì per chiamare il prossimo di turno, vide l’anziano in piedi e gli portò una sedia.Finalmente arrivò il suo turno. L’uomo gli aprì il cuore e gli raccontò la sua sofferenza di essere ateo. Il teologo gli portò tutte le argomentazioni per credere e alla fine lo congedò. L’anziano tutto contento, gli confidò che finalmente aveva potuto credere nell’amore di Dio. Perplesso, il teologo gli chiese quale delle sue affermazioni l’avesse convinto, e l’ometto gli rispose: “Oh, non credo per quanto mi ha detto, ma perché mi ha portato una sedia per sedermi quando ero nella sala d’aspetto. Lì ho capito che Dio ci ama e si prende cura di noi”. Il teologo rimase di stucco e capì che veramente le opere contano quanto la fede… “Tutti diventerebbero più buoni se si sentissero amati”, scriveva Gaston Courtois. Sì, l’Amore con la A maiuscola, fatto anche di piccoli gesti, salverà il mondo. di Suor Sandra Künzli
Strada Regina sabato su LA1, domenica Chiese in diretta su Rete Uno e la Santa Messa su Rete Due.
Intervista a fra’ Michele Ravetta, cappellano delle strutture carcerarie cantonali.
Un centinaio di persone, il 15 dicembre, hanno fatto un percorso dal sagrato della chiesa di S. Rocco fino alla chiesa di S. Giorgio, dove si è potuto ammirare, in una grotta, la rappresentazione vivente della Natività.