Papa Francesco ha ricevuto oggi, sabato, la presidente della Confederazione Viola Amherd in Vaticano. La conversazione è durata quasi 25 minuti. Come scrive Amherd, sul X, hanno parlato dell'impegno comune a favore del diritto umanitario internazionale e contro la pena di morte, nonché della guerra civile in Sudan.
Durante l'incontro, papa Francesco ha regalato a Viola Amherd un basso rilievo in bronzo intitolato "La Cura del Creato" dell'artista Michele Affidato. La presidente ha ricambiato il favore con praline di cioccolato svizzere e francobolli del 1936, anno di nascita del Papa.
In Vaticano, Viola Amherd si è intrattenuta anche con il Segretario di Stato mons. Pietro Parolin e il ministro degli Esteri vaticano, l'arcivescovo Paul Richard Gallagher. Il colloquio è stato incentrato sul "necessario impegno a promuovere la pace nella ricerca di una soluzione diplomatica che porti alla più rapida cessazione delle ostilità", secondo il comunicato vaticano.
Entrambe le parti hanno inoltre espresso la loro soddisfazione "per le buone relazioni e la cooperazione tra la Santa Sede e la Confederazione Elvetica", anche per quanto riguarda la ristrutturazione della caserma della Guardia Svizzera Pontificia, "di cui sono stati sottolineati i generosi servizi resi al Papa e alla Santa Sede".
Viola Amherd è a Roma anche per la cerimonia di giuramento delle nuove Guardie Svizzere che si terrà lunedì 6 maggio.
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Molti i temi evocati da Francesco: la denuncia della guerra, la situazione "ignobile" a Gaza, il terrorismo in Germania e Usa, l’antisemitismo, le persecuzioni religiose, il diritto all'aborto "inaccettabile", le insidie delle nuove tecnologie e la cancel culture.
All’udienza generale Francesco riflette “sulla piaga del lavoro minorile”, tuttora dilagante, e denuncia che in ogni parte della terra ci sono minori "sfruttati da un’economia che non rispetta la vita" e che così "brucia il più grande giacimento di speranza e di amore".
In un messaggio dal suo account X il Papa si dice vicino preghiera a chi “soffre a causa dei conflitti in atto”. Le celebrazioni nelle comunità cattoliche e ortodosse che seguono il calendario giuliano.