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  • La Settimana di Preghiera per l'Unità dei cristiani in Ticino a 1700 anni dal Concilio di Nicea

    La Settimana di Preghiera per l'Unità dei cristiani in Ticino a 1700 anni dal Concilio di Nicea

    di Gino Driussi

    «Credi tu questo?» (Gv 11, 26) è il tema della Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani 2025, che si tiene in buona parte del mondo dal 18 al 25 gennaio.

    Il Dicastero vaticano per la promozione dell’unità dei cristiani e la Commissione «Fede e Costituzione» del Consiglio ecumenico delle Chiese hanno pubblicato congiuntamente – come fanno ininterrottamente dal 1968 – i sussidi, la cui preparazione è stata affidata questa volta alla Comunità monastica ecumenica di Bose, che li ha impostati su un importante anniversario che cade proprio quest’anno: il 1700esimo anno del primo Concilio ecumenico, tenutosi a Nicea (oggi Iznik, in Turchia) nel 325, su convocazione e sotto la presidenza dell’imperatore Costantino I.

    Origini diverse dell’iniziativa

    La Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani è scaturita da origini diverse. Nel 1908 Paul Wattson, pastore episcopaliano convertitosi poi al cattolicesimo, istituì a Santa Graymoor (New York), un «Ottavario di preghiera per l’unità» da celebrarsi dal 18 al 25 gennaio, mentre nel 1935 a Lione il prete cattolico Paul Couturier, pioniere dell’ecumenismo, promosse a sua volta una «Settimana universale di preghiera per l’unità dei cristiani» basata sulla preghiera «per l’unità voluta da Cristo, con i mezzi voluti da Lui». Numerosissime le iniziative che si susseguirono negli anni successivi, corroborate anche dall’entrata ufficiale e irreversibile della Chiesa cattolica romana nel movimento ecumenico in seguito al Concilio Vaticano II (1962-1965).

    Pasqua alla stessa data

    Da notare che il 2025 appena iniziato sarà un anno molto importante per l’ecumenismo. Oltre all’anniversario del Concilio di Nicea, per una felice concomitanza, tutte le Chiese cristiane celebreranno Pasqua alla stessa data, il prossimo 20 aprile. Ricordiamo che fu proprio a Nicea che vennero stabiliti i criteri – tuttora in vigore – per concordare la data della Pasqua, che in realtà coincide poche volte tra le Chiese che hanno adottato il calendario gregoriano e quelle – orientali – che sono invece rimaste fedeli a quello giuliano.

    Inoltre sempre nel 2025, proprio per commemorare il VII centenario del Concilio di Nicea, dal 24 al 28 ottobre si terrà a Wadi El Natrun, in Egitto, la VI Conferenza mondiale di «Fede e Costituzione», l’organismo teologico (cui fanno parte dal 1968 a pieno titolo anche delegati e delegate cattolici) del Consiglio ecumenico delle Chiese, che tenne la sua prima Conferenza nel lontano 1927 a Losanna, quindi ben 21 anni prima della fondazione dello stesso CEC, avvenuta nel 1948 ad Amsterdam.

    In Ticino

    Domani, alle 16.30 nella cattedrale di Lugano, celebrazione ecumenica cantonale presieduta da mons. Alain de Raemy (processione da piazza Cioccaro). Inoltre nei seguenti luoghi si svolgono momenti di preghiera ecumenica in relazione alla settimana:

    - Oggi alle 17.30 nella chiesa prepositurale di Tesserete e alle 18 nella chiesa Nuova di Locarno.
    - Il 20 gennaio alle 18 nella chiesa di S. Eugenio a Locarno.
    - Il 21 gennaio alle 18 nella chiesa di S. Vittore a Muralto.
    - Il 22 gennaio alle 18 nella chiesa di S. Cristoforo a Caslano e alla stessa ora nella chiesa evangelica di Ascona.
    - Il 23 gennaio alle 17 nella chiesa cattolica di Quartino e alle 18 nella chiesa dei SS. Pietro e Paolo a Brissago.
    - Il 24 gennaio alle 18 nella chiesa di S. Luca di Avegno.
    - Il 25 gennaio alle 17.30 nella chiesa parrocchiale di Chiasso e alle 18 nella chisa di S. Lorenzo a Losone.

    Infine: il 30 gennaio alle 20.30 nel Santuario B.V. della Caravina a Cressogno.

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