Avrà luogo il 12 e 13 dicembre, al Consolato italiano e alla Facoltà di Teologia di Lugano (FTL), il convegno organizzato dalla Cattedra Rosmini della FTL dal titolo: «Quale libertà? Quale democrazia? L’analisi rosminiana della società moderna e la sua importanza per il nostro tempo».
Si tratta di due giornate di studio dedicate a rileggere la figura di Antonio Rosmini, religioso e pensatore (1797–1855), e al contempo ad offrire chiavi di lettura per comprendere la complessità del mondo contemporaneo.
Tra conflitti globali e incertezze europee
Mentre guardiamo con speranza a una possibile pace, sia in Ucraina sia a Gaza, pochi sembrano interrogarsi seriamente sul futuro dell’Europa nel delicato equilibrio tra Mosca e Washington.
Il riarmo degli Stati e l’aumento degli eserciti sono segnali evidenti di un cambiamento profondo, ma la consapevolezza dei rischi futuri non ha ancora raggiunto in modo diffuso l’opinione pubblica.
In un contesto in cui gli Stati Uniti sembrano disinteressarsi progressivamente dell’Europa e la Russia invia segnali di minaccia anche verso ovest, aumentano su entrambi i fronti le interferenze nei processi elettorali europei.
Tali azioni mirano a indebolire le democrazie e a far prevalere nella popolazione un sentimento di insicurezza e di minaccia, a scapito del valore della libertà.
Polarizzazione e tecnologia
La polarizzazione dell’opinione pubblica, accelerata dalle guerre alle porte dell’Europa, si accompagna a un’impennata del narcisismo sociale, favorita dall’uso sempre più pervasivo delle nuove tecnologie.
Questi fenomeni contribuiscono a una progressiva erosione della fiducia nella libertà, non solo come diritto formale, ma come esperienza vissuta e come valore condiviso.
Le condizioni perché la libertà sia reale
La libertà, infatti, non può reggersi da sola. Essa ha bisogno di:
garanzie istituzionali solide,
convinzioni condivise,
un’etica pubblica comune,
una diffusa consapevolezza politica e civica.
Si tratta di presupposti costruiti nei secoli attraverso esperienze spesso dolorose di violenza e sofferenza, che hanno tuttavia contribuito alla nascita delle moderne società democratiche.
Rosmini e la persona al centro
Emblematico di questo lungo processo storico è il periodo successivo alla Rivoluzione francese, durante il quale Rosmini propose un nuovo modello di società fondato sulla dignità e sulla libertà della persona umana, da lui definita come:
il più desiderabile bene dell’umana vita e della sociale, radice e generatrice di tutti gli altri beni
Questa visione si condensò nel concetto di «diritto umano sussistente», secondo il quale solo una cultura e un’etica capaci di promuovere realmente la persona nel suo contesto sociale possono costituire un fondamento pubblico e civile adeguato alla difesa della libertà.
Sono questi alcuni degli aspetti fondamentali dell’opera rosminiana su cui si concentrerà il convegno, con particolare attenzione alla loro attualità e al loro significato per il presente.
Informazioni pratiche
📌 Date: 12–13 dicembre
📍 Luoghi: Consolato italiano e Facoltà di Teologia di Lugano (FTL)
📝 Iscrizioni entro il 9 dicembre: laura.cianciarelli@usi.ch
🌐 Programma completo: usi.ch