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  • Speranza cristiana: un dibattito a Lugano con mons. Alain de Raemy

    Speranza cristiana: un dibattito a Lugano con mons. Alain de Raemy

    In un tempo segnato da incertezze e inquietudini, il Centro Culturale della Svizzera Italiana, in collaborazione con la Diocesi di Lugano, promuove un incontro di riflessione sulla speranza, in occasione del Giubileo indetto da papa Francesco. L’evento, intitolato «Qualcuno ci ha mai promesso qualcosa? E allora perché attendiamo?», si terrà martedì 25 febbraio alle 20.45 nella Sala B del Palazzo dei Congressi di Lugano e vedrà la partecipazione di mons. Alain de Raemy, Amministratore apostolico della Diocesi di Lugano, e di don Paolo Prosperi, docente di teologia presso la Pontificia Università Santa Croce a Roma.

    La serata si inserisce nel percorso del Giubileo della Speranza, un invito rivolto a tutti a «rianimare la speranza», come indicato dal Papa nella Bolla Spes non confundit.

    «L’intento dell’incontro – spiega infatti Michele Cantoni del Centro Culturale – è comprendere quale sia l’invito del Papa e su quali basi si fondi la speranza cristiana. La scelta del titolo, tratto da un verso di Cesare Pavese, vuole mettere in luce proprio questa tensione tra attesa e promessa, una domanda che risuona nell’animo di tutti e che il Papa stesso riprende all’inizio della Bolla: “Tutti sperano. Nel cuore di ogni persona è racchiusa la speranza come desiderio e attesa del bene”».

    La scelta degli ospiti della serata riflette il desiderio di offrire un dialogo profondo e stimolante. Mons. Alain de Raemy, guida della Diocesi di Lugano, porterà la prospettiva pastorale su questo tema essenziale. Don Paolo Prosperi, autore del libro «Mistero dei misteri. La speranza secondo Péguy», offrirà invece una riflessione teologica basata sul pensiero dello scrittore francese, per il quale la speranza è «la più piccola delle virtù, ma la più gradita a Dio».

    «Con alcuni amici ho letto il suo libro e siamo rimasti tutti affascinati – racconta Cantoni – tanto da partecipare agli esercizi spirituali da lui predicati sul tema della speranza, un’esperienza che ci ha confermato la sua capacità di comunicare la profondità di questo tema».

    L’entrata all’evento è libera. Ulteriori informazioni sono disponibili nel sito del Centro Culturale

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