La scomparsa delle farfalle di Fabio Geda è un romanzo che parla non solo ai giovani, che ne sono i protagonisti, ma a chiunque cerchi un senso alla vita. Andrea, poco più che ventenne, sottovaluta l’intensità di un temporale in una località di montagna e viene travolto da un’ondata di fango. È solo, non c’è nei paraggi nessuno che si sia accorto dell’accaduto. Per sopravvivere d’istinto lui non si aggrappa solo al tronco di un albero, ma anche a ricordi lontani, che lo riportano al primo anno di liceo. Siamo nel 1995, a Torino: protagonisti quattro amici inseparabili, Andrea, Valerio, Anna e Cora, compagni di classe, che crescono insieme, misurandosi chi con un fratello morto, chi con un padre assente, chi con un padre violento. Il loro adulto di riferimento è Azeglio, un anziano robivecchi. Il più sensibile dei quattro è Andrea, che dopo la fase dei primi amori, l’esame di maturità e la scelta universitaria, viene assalito da un senso di vacuità, come se ciò che prima lo appagava ora fosse senza senso. Torna da solo in un giardino dove, quindicenni, avevano fatto un'irruzione notturna ed erano stati circondati da un nugolo di farfalle. Ma le farfalle, metafora dell'incanto dell'adolescenza, non ci sono più. Non è nel passato che Andrea può trovare un senso alla vita, ma altrove. E ricordando la pace che aveva sperimentato a Ceglio, un paese dove aveva soggiornato per qualche giorno durante una vacanza a piedi in montagna con Anna, decide di trasferirsi lì da solo, ristrutturando una vecchia casa in rovina e facendo lavoretti manuali. Fino all’incidente che abbiamo raccontato. Così nel disperato tentativo di non soccombere si aggrappa ai ricordi, agli amici più cari, un legame che non si è interrotto e che diventa strumento di salvezza. Una trama che parte dalla fine, costruita attorno a dei flashback della vita di Andrea. La sua ricerca di una dimensione personale in una scelta quasi eremitica sembra volerci dire che le anime più sensibili per guardarsi dentro e cercare il proprio destino necessitano di silenzio anche intorno a sé, ritrovando nella natura la propria dimensione più autentica prima di riprendere il cammino. Il libro: “La scomparsa delle farfalle” di Fabio Geda (Einaudi, pp.243, 2023) di Cristina Vonzun
Un centinaio di persone, il 15 dicembre, hanno fatto un percorso dal sagrato della chiesa di S. Rocco fino alla chiesa di S. Giorgio, dove si è potuto ammirare, in una grotta, la rappresentazione vivente della Natività.
Raccolti CHF 26'500 a sostegno delle persone in difficoltà in Ticino. I fondi saranno destinati a due realtà locali che incarnano i valori di solidarietà ed assistenza: alla Lega Cancro Ticino (in aiuto ai bambini) ed alla Fondazione Francesco (di fra Martino Dotta)
Oggi, mercoledì 18 dicembre, alle 20.30, padre Francesco Patton ofm, sarà in Ticino per un incontro dal titolo "Il coraggio della pace. Riflessioni su dialogo, riconciliazione e speranza (quando tutto sembra perduto)". Modera Andrea Fazioli