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Parola del giorno rito Romano | Ambrosiano (15 giugno 2025)
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  • COMMENTO

    Al termine dell'anno scolastico, bilancio e prospettive per l’insegnamento religioso in Ticino

    di don Emanuele Di Marco*

    «Chi semina gioisca insieme a chi miete!». Queste parole di Gesù (Gv 4,36) ben si prestano per guardare all’esperienza di un anno scolastico che si chiude. È tempo di bilanci, valutazioni, verifiche. Insieme alla ricerca dell’utilità del tempo investito o delle risorse impiegate, è utile soffermarsi sulla frase del Maestro di Nazareth. La gioia è anche nel seminare, non solamente nel mietere: la tentazione di guardare ai profitti è molto presente anche nel mondo scolastico e formativo. Eppure è giusto avere gioia nel momento della semina, per l’atto stesso di porre vita nel terreno. Queste parole sono una vera consolazione per ogni docente al termine di un anno molto impegnativo. L’esperienza dell’insegnamento religioso nella scuola è in continua evoluzione: cambiano i contesti culturali, le famiglie di provenienza, le sensibilità spirituali. Si modificano gli approcci pedagogici, gli strumenti didattici, i piani di studio. Ma la passione dell’insegnante resta il punto di partenza per ogni efficace esperienza scolastica. Se c’è gioia nell’insegnamento ci sarà gioia anche nell’apprendimento e il profitto del tempo condiviso sarà per tutti.

    Un anno di cantieri e rinnovamento

    Si conclude un anno nel quale sono stati avviati dei processi importanti per rendere l’esperienza della religione a scuola più interessante e coinvolgente: il cantiere è molto ampio. Sono coinvolti centinaia di docenti e decine di migliaia di studenti in tutto il Cantone. Per un panorama così vasto era necessario dapprima un tempo di monitoraggio: nell’autunno del 2024 si è trattato di raccogliere dati e conoscere la realtà, nei mesi successivi si sono aperti alcuni cantieri più urgenti riguardanti la formazione e la gestione dei contatti. Da settembre saranno avviate nuove collaborazioni con enti formativi e rafforzati i legami con le istituzioni partner.

    Religione a scuola: uno sguardo sulla realtà

    È un tempo molto importante quello che sta vivendo la scuola ticinese: bambini e giovani percepiscono il peso di una società disomogenea e confusa, le famiglie faticano a trovare spazi educativi di ampia portata, le scuole temono di profilarsi in scelte educative importanti. Ma la scuola è proprio questo: un cantiere mai finito dove la cura del dettaglio fa la differenza. La tentazione di pensare che l’organizzazione risolva positivamente le sfide educative di questa epoca è sempre presente. Ci vuole poco a scoraggiarsi e a scadere nel quesito utilitarista : «Ne vale la pena? ». La scuola, anche in questo, può… insegnare. Una buona scuola non può essere perfetta, l’illusione del monolite sicuro nel quale rifugiarsi. Il ruolo dell’istruzione religiosa è un surplus ai percorsi scolastici. Garantisce lo sguardo interpretativo di una realtà che è quella che si respira e si vive alle nostre latitudini. Fare religione a scuola, secondo i programmi attuali e in sintonia con i Piani di studio, significa saper leggere una realtà che ci circonda. Il corso di religione è aperto a tutti (non è catechismo), consente di approfondire il qui (il territorio, i nomi dei paesi, i patroni, le chiese e le cappelle) e l’ora (le feste e le tradizioni del Ticino). Ma è anche il momento nel quale potersi confrontare con temi preziosi e importanti. È per questo motivo che i docenti di religione devono essere sempre più formati e professionali: perché i temi che spesso emergono dagli allievi sono molto profondi. C’è in atto un processo prezioso per la religione a scuola nel nostro cantone: docenti e collaboratori si stanno impegnando seriamente per rispondere alla fiducia che migliaia di famiglie ticinesi ripongono quando iscrivono i propri figli, magari in condizioni non proprio favorevoli, al corso di religione. La gioia di aver seminato sia quindi in tutti coloro che hanno vissuto la scuola in quest’anno. E la consapevolezza di aver aiutato le nuove generazioni ad avere uno sguardo nuovo sulla realtà, sia di stimolo per prepararsi al meglio per ricominciare.

    Buona estate rigenerante dunque. Per tornare, con gioia, a seminare!

    *Direttore Ufficio Istruzione Religiosa Scolastica

    Sabato 6 settembre, alle 9, si terrà un incontro per i docenti di UIRS con il vescovo Alain, presso il Centro San Giuseppe a Lugano.

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