Nelle librerie ticinesi è arrivato da qualche giorno la versione italiana di un libro uscito precedentemente in spagnolo "Il successore. I miei ricordi di Benedetto XVI", papa Francesco in conversazione con il vaticanista spagnolo Javier Martínez-Brocal, edito da Marsilio. Un libro-intervista nel quale Bergoglio mostra tutta la sua stima per papa Ratzinger e l’amicizia che lo ha legato al predecessore. "Quanto c’è di vero a proposito della convivenza apparentemente «tesa» tra i due Papi di cui tanto si è parlato negli ultimi anni? Dove finisce la realtà e dove comincia il mito nella ricostruzione di una vicenda storica senza precedenti, che ha suscitato e continua a suscitare giudizi contrastanti?". Il Papa non si sottrae a nessuna domanda, anche quelle difficili come il governo della Chiesa da parte di papa Ratzinger. «Benedetto – spiega Bergoglio - era un uomo di grande dolcezza. In alcuni casi, alcune persone hanno approfittato di lui, forse senza malizia, e hanno limitato i suoi movimenti. Purtroppo, in un certo senso, lo stavano accerchiando. Era un uomo molto delicato, ma non era debole, era forte. Ma con sé stesso era umile e preferiva non imporsi. Così ha sofferto molto». Riguardo alla relazione dell’Emerito con il successore, Francesco così racconta: «Mi ha lasciato crescere ed è stato paziente. E se non avesse visto bene qualcosa, ci avrebbe pensato tre o quattro volte prima di dirmelo. Mi ha lasciato crescere e mi ha dato la libertà di prendere decisioni». Il Papa racconta il rapporto che per quasi dieci anni di convivenza in Vaticano lo ha legato a Benedetto: «Lasciava libertà, non ha mai interferito. In un’occasione, quando c’è stata una decisione che non ha capito, mi ha chiesto spiegazioni in modo molto naturale. Mi ha detto: “Guarda, non capisco questo, ma la decisione è nelle tue mani”, io gli ho spiegato le ragioni e lui è stato contento». Francesco spiega che il predecessore non si è mai opposto a qualche sua decisione: «Non mi ha mai tolto il suo appoggio. Forse c’era qualcosa che non condivideva, ma non l’ha mai detto». «Il Successore» è un libro che vale la pena leggere perché risponde anche indirettamente alle varie teorie del complotto che tentano di opporre i due pontefici e di gettare ombre sulla rinuncia al governo della Chiesa da parte di papa Ratzinger. di Cristina Vonzun
Intervista a fra’ Michele Ravetta, cappellano delle strutture carcerarie cantonali.
Un centinaio di persone, il 15 dicembre, hanno fatto un percorso dal sagrato della chiesa di S. Rocco fino alla chiesa di S. Giorgio, dove si è potuto ammirare, in una grotta, la rappresentazione vivente della Natività.
Raccolti CHF 26'500 a sostegno delle persone in difficoltà in Ticino. I fondi saranno destinati a due realtà locali che incarnano i valori di solidarietà ed assistenza: alla Lega Cancro Ticino (in aiuto ai bambini) ed alla Fondazione Francesco (di fra Martino Dotta)