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Parola del giorno rito Romano | Ambrosiano (5 giugno 2025)
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  • Card. Angelo Scola, Arcivescovo emerito di Milano

    Card. Scola e il mistero della vecchiaia: "Saremo sempre con il Signore"

    di Federico Anzini

    «Mi è venuta addosso con un’accelerazione improvvisa e per molti aspetti inaspettata». Con queste parole semplici e dirette, il Cardinale Angelo Scola descrive il suo incontro personale con la vecchiaia nel suo ultimo libro, "Nell’attesa di un nuovo inizio. Riflessioni sulla vecchiaia", edito dalla Libreria Editrice Vaticana (LEV). Un testo breve ma denso, accompagnato da una prefazione inedita di Papa Francesco, fra gli ultimi testi scritti dal pontefice argentino. Il libro di Scola offre un raro sguardo personale su uno degli argomenti più delicati della vita umana: la fine della vita, vissuta però con la speranza di un "nuovo inizio" eterno con Cristo.

    Una riflessione nata dal dolore e dalla malattia

    «La questione della morte rode dentro ciascun uomo», afferma il Cardinale nella recente intervista concessa a Catholica in occasione dell’uscita del libro. Una riflessione nata da due esperienze decisive: la tragica perdita del fratello in un incidente stradale negli anni '80 e l'incedere inevitabile della vecchiaia, oggi segnata dai suoi 84 anni e da una malattia che lo tiene bloccato da oltre un anno. Esperienze che lo hanno portato a confrontarsi intimamente con il traguardo ultimo dell’esistenza.

    Alla domanda su cosa lo abbia spinto ad aggiungere la propria voce a quella di grandi figure della letteratura e della Chiesa come Cicerone, Leopardi, San Benedetto e San Giovanni Paolo II sul tema della vecchiaia e della morte, il Cardinale risponde con disarmante sincerità: «Noi uomini possiamo dire tante cose su questi temi, ma in realtà sono delle materie umane in cui noi tentiamo sempre di difenderci. Comprensibilmente!». E prosegue rivelando quanto sia essenziale per lui confrontarsi direttamente con questo mistero, cercando una risposta personale e umana.

    Tra paure e rimpianti, la “convenienza” della vecchiaia

    La vecchiaia, secondo Scola, non è solo un peso da sopportare: «Voglio capire la convenienza umana della vecchiaia», afferma con fermezza nell’intervista. E spiega che tutto nella vita può essere conveniente o meno, a seconda di come ci si pone di fronte ai contenuti fondamentali dell'esistenza. «L'avvicinarsi della morte diventa decisivo. È l'interrogativo più acuto, doloroso e affascinante che il fine vita ci mette davanti».

    È un dialogo profondo quello che il Cardinale intesse con la morte, una riflessione che lo porta anche a guardare con realismo alle proprie paure e ai rimpianti di una vita: «Penso a tutti gli errori che ho fatto, a come non ho saputo voler bene alle persone che mi hanno voluto tanto bene. A volte mi smarrisco pensando a tutto ciò». Ma è proprio qui, nella fragilità, che il cardinale trova la forza della fede cristiana: «Gesù stesso col suo morire ti viene incontro, ti provoca e ti mette nel bisogno di accettarla. E’ facile parlare della morte, ma accettarla è un'altra cosa».

    Nonostante la naturale paura della sofferenza, Scola propone un approccio diverso, illuminato dalla Presenza di Cristo: «La morte non è affatto un negativo. Questo periodo mi ha fatto capovolgere l'idea corrente della morte: è un nuovo inizio! Per noi cristiani è la possibilità di stare sempre con Dio». E qui, con voce commossa, cita San Paolo: « “Noi saremo sempre con il Signore”. Ci può essere una prospettiva più bella di questa?».

    L’abbraccio di Papa Francesco

    Questa profondità di riflessione è stata colta da Papa Francesco nella prefazione del libro, definendo le pagine del cardinale come «uscite dal pensiero e dall’affetto». Bergoglio sottolinea il valore della parola "vecchio", spesso fraintesa: «Non dobbiamo aver paura della vecchiaia. Dire vecchio significa dire esperienza, saggezza, sapienza, discernimento, ascolto, lentezza. Valori di cui abbiamo estremamente bisogno!».

    Il Pontefice evidenzia anche il ruolo fondamentale dei nonni, la cui saggezza e testimonianza diventano «un faro che brilla, rischiara l’incertezza e dà la direzione ai nipoti». Una dimensione di cui lo stesso cardinale Scola parla con commozione, sottolineando quanto la vecchiaia possa essere feconda se vissuta con gratitudine e riconoscenza, anche nella sofferenza.

    Particolarmente toccante è il momento in cui il Cardinale, con evidente emozione, ricorda Francesco: «Questa prefazione il Papa l'ha scritta quando era già molto malato! L'ha fatta con una sopravvalutazione della mia persona. E’ un grande dono». E il ricordo commosso torna all’abbraccio che Papa Francesco gli rivolse subito dopo il conclave del 2013, un gesto di stima e affetto rimasto indelebile nella sua memoria.

    Una testimonianza di speranza nel cammino verso l’eternità

    "Nell’attesa di un nuovo inizio" non è solo un libro di riflessioni ma un viaggio nella profondità della fede cristiana, dove l'ultimo tratto della vita non è verso una fine, bensì l'attesa fiduciosa di un incontro eterno e personale con il Signore. Il cardinale Scola ci invita, attraverso le sue parole, a guardare con occhi diversi al mistero della vecchiaia e della morte, non con timore, ma con speranza: una speranza radicata nell'affetto profondo di un Dio che si fa vicino, che ci accompagna fino alla fine e ci prepara ad un eterno nuovo inizio.

    Intervista di Luigi Geninazzi al Card. Scola

    Intervista di Luigi Geninazzi al Card. Angelo Scola in occasione dell'uscita del suo ultimo libro "Nell'attesa di un nuovo inizio. Riflessioni sulla vecchiaia" edito dalla LEV.

    Un piccolo volume ricco di sapienza e umanità

    La vecchiaia, oggi, è un’età della vita considerata «di scarto» dalla società: il card. Angelo Scola, invece, ne riabilita il valore pieno e autentico, identificando pure il senso profondo del rapporto tra vecchiaia, compimento di un’esistenza e attesa per la resurrezione. Un piccolo testo, un gioiello di sapienza e di umanità.

    «Nell’attesa di un nuovo inizio. Riflessioni sulla vecchiaia», Libreria Editrice Vaticana, 80 pp.

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