In occasione della Giornata del Malato 2025, organizzata dall’omonima associazione, la Diocesi di Lugano ha vissuto intensi momenti di solidarietà e condivisione. La giornata, ispirata dal motto «Aiuto all’auto-aiuto», ha posto al centro il concetto di condivisione come strumento per promuovere la resilienza e valorizzare i talenti di ciascuno, superando le difficoltà quotidiane.
A Lugano, nella cappella dell’Ospedale Civico, il vescovo Alain de Raemy ha celebrato l’eucaristia e l’unzione dei malati, un momento toccante seguito da un aperitivo che ha coinvolto i pazienti, il personale sanitario e i volontari, rafforzando lo spirito di comunità e sostegno reciproco.
Conclusi gli impegni a Lugano, il vescovo de Raemy ha raggiunto Cevio, dove ha incontrato la delegazione ufficiale del Cantone e l’onorevole De Rosa. Insieme hanno salutato gli anziani della Residenza alle Betulle, per poi visitare alcuni anziani direttamente presso le loro abitazioni, accompagnati dalla presidente cantonale della Giornata del Malato, Ivana Petraglio.
«Condividere non è una pacca sulla spalla», ha spiegato la Presidente Petraglio, sottolineando che la vera condivisione è un’azione concreta per aiutare le persone a riscoprire le proprie risorse interiori. Un pensiero particolare è stato rivolto a papa Francesco, il cui esempio di forza d’animo di fronte alla malattia è stato indicato come modello di speranza per tutti i malati.
Le celebrazioni di quest’anno hanno dunque rappresentato non solo un momento di riflessione e preghiera, ma anche un forte invito a mantenere viva, tutto l’anno, l’attenzione verso chi soffre, attraverso gesti concreti di vicinanza e supporto.
Testimonianze dal Giubileo delle persone con disabilità. Evento diocesano vissuto alla Fondazione OTAF domenica scorsa, 9 marzo. Il vescovo de Raemy ha invitato a vedere la diversità come dono, promuovendo una cultura di inclusione e solidarietà nella comunità.
Saranno ospiti della FTL e dell'Associazione Sostenitori della Facoltà di Teologia (ASFTL) i cardinali Ouellet e Rouco Varela, protagonisti di una tavola rotonda, alle 18, che vuole ricordare i 30 anni della fondazione della facoltà voluta da mons. Corecco, primo nucleo universitario della Svizzera italiana.
Domenica, 9 marzo, all'OTAF di Sorengo, la Diocesi di Lugano ha celebrato il Giubileo delle persone con disabilità. Un’iniziativa sostenuta dal Vescovo Alain, che ha presieduto la Santa Messa, con un pranzo conviviale e un momento di testimonianze di coraggio e rinascita.