di Federico Anzini
Ci sono luoghi nel mondo dove frequentare la scuola rappresenta ancora oggi un privilegio per pochi, dove l’infanzia è segnata da difficoltà quotidiane come la malnutrizione, la scarsa salute e la povertà estrema. Proprio in queste situazioni difficili interviene Harambee-Suisse, in collaborazione con Harambee Africa International, attraverso progetti concreti di sostegno all’infanzia più vulnerabile in Africa.
Per il 2025, Harambee-Suisse ha scelto di impegnarsi in due progetti significativi, rispettivamente in Camerun e nella Repubblica Democratica del Congo. Nel nord del Camerun, in particolare nell’area di Mogong e nei villaggi vicini, l’associazione collabora con l’organizzazione locale «Action monde pour tous» per garantire accesso all’istruzione a circa 380 bambini dai 3 ai 6 anni anche con handicap. «L’assenza di strutture adeguate contribuisce a un elevato tasso di analfabetismo tra i bambini con disabilità. Diversi nostri progetti combattono l’abbandono scolastico e la marginalizzazione, promuovendo un’educazione inclusiva», spiega Beatrice Frondoni, volontaria ticinese di Harambee-Suisse. In questa regione, dove molti vivono sotto la soglia di povertà, il progetto oltre all’aspetto educativo, si trasforma in un vero e proprio centro di assistenza sanitaria e alimentare. Ogni giorno i bambini ricevono pasti nutrienti e cure mediche di base. Per questo progetto specifico, l’associazione punta a raccogliere almeno 8000 franchi svizzeri, a favore di 60 bambini di cui 30 con disabilità.
Parallelamente, in Congo, nella provincia del Kasaï centrale, Harambee-Suisse collabora con l’associazione locale SAMUAD. Qui circa 300 bambini frequentano l’«École primaire Kuiz Kuajima», ma molti rischiano di interrompere gli studi a causa della mancanza di semplici strumenti didattici, come penne, quaderni e libri. «Vedere un bambino tornare a sorridere grazie a questi progetti è una gioia immensa», racconta Beatrice Frondoni. «Come maestra, lo sperimento spesso: l’educazione e il supporto affettivo sono essenziali affinché ogni bambino possa fiorire». Il progetto mira a fornire materiale scolastico completo ad almeno 100 bambini, con un investimento necessario di circa 6000 franchi svizzeri.
Dal Ticino il sostegno a queste iniziative avviene attraverso eventi concreti e ben radicati nel territorio. «Ogni anno, prima di Pasqua, organizziamo il tradizionale Mercatino a Lugano», racconta Frondoni. «Le bambine e le ragazze del Club Giovanile Ceresa, affiancate da mamme e amiche, partecipano con grande entusiasmo. Abbiamo inoltre organizzato concerti di beneficenza, come quello nel 2022 con la pianista Marta Meszaros, volto a finanziare borse di studio per la formazione di infermiere a Kinshasa».
Investire oggi nell’educazione e nella salute dei più piccoli significa gettare fondamenta solide per un futuro migliore, sostenibile e dignitoso. Come sottolinea Beatrice Frondoni, ogni contributo rappresenta un segno concreto di speranza: «Di fronte alle difficoltà, c’è sempre la possibilità di un cambiamento positivo».
Per donazioni singole o regolari: Harambee Svizzera, IBAN CH56 0900 0000 1432 09162.
Altre info sul sito dell’Associazione Harambee Svizzera