di Cristina Vonzun
La fisica deterministica o la fisica quantistica che domande pongono alla filosofia e, viceversa, quali questioni di senso porta la filosofia al mondo della fisica riguardo ad uno dei temi più avvincenti in assoluto: il libero arbitrio? Perché fisica e filosofia possono avere bisogno l’una dell’altra? Di queste questioni si discute in tre conferenze pubbliche in programma all’USI organizzate dall’Istituto di Filosofia (ISFI) della Facoltà di teologia di Lugano. Durante le serate dialogano il fisico Cesare Alfieri e tre filosofi. «La prima serata – ci spiega Joshua Babic, ricercatore all’ISFI che è tra gli organizzatori – è con il filosofo Claudio Calosi che si occupa di metafisica e filosofia della fisica. Si parlerà del rapporto tra determinismo e libero arbitrio nel contesto della fisica classica. La seconda serata affronterà la meccanica quantistica di cui si dice sia una teoria indeterminista che lascerebbe quindi spazio al libero arbitrio. Vedremo che non è proprio così. Ci aiuta nel dialogo il filosofo Lorenzetti, esperto di filosofia della fisica». Nella terza serata viene coinvolta una filosofa di scienze cognitive e neuroscienze, Sofia Bonicalzi che insegna all’Università Roma Tre. «La Bonicalzi interverrà a partire dai famosi esperimenti di Libet che sembrano dimostrare che certi tipi di nostre decisioni vengono prese prima di esserne coscienti». È qui che il dibattito entra nel vivo: se il nostro cervello «decide» prima che ne siamo consapevoli, abbiamo davvero il libero arbitrio? Le decisioni monitorate dall’esperimento di Libet sono quelle istantanee, legate alla facoltà di muovere un dito, diverse quindi dall’ideare un’azione complessa e stratificata. Temi di grande interesse che partono dalla premessa che fisica e neuroscienze non hanno risposte capaci di esaurire tutta la complessità che sta alla base di questi fenomeni. «Quella del libero arbitrio è una questione aperta all’interno del dibattito filosofico. Molti filosofi credono nel libero arbitrio, pur affermando, d’altra parte, il determinismo. Sono i filosofi che seguono la tesi del compatibilismo secondo cui libero arbitrio e determinismo sono compatibili. Alcuni filosofi contemporanei importanti, invece, negano l’esistenza del libero arbitrio. Quindi non c’è un vero e proprio consenso universale a tale riguardo».
Le tre serate in programma nella BiblioAgorà, Settore A, USI Campus Est vogliono affrontare il tema con un linguaggio divulgativo. Lunedi 17 marzo, alle 18, si parla di «Tanti moti d’ogni celeste, ogni terrena cosa». Se l’uomo quale entità fisica dovesse sottostare alle stesse regole di un universo deterministico, sarebbe lecito considerare il suo agire libero? Il dialogo è con Calosi, professore all’Università Ca’ Foscari Venezia. Lunedì 24 marzo, alle 18, sul tema «Il dado è tratto» si discute di particelle subatomiche che parlano la grammatica della meccanica quantistica, fatta di caso, di statistica, di nuvole di probabilità. È possibile che in questo alone di aleatorietà il determinismo sfumi e si possa trovare un fondamento fisico alla libertà? Il dialogo è con Lorenzetti, ricercatore all’USI. Infine, lunedì 31 marzo, alle 18, il tema è «Al cervel non si comanda?». Attraverso l’analisi dei segnali e delle aree di attivazione cerebrali in esperimenti neuroscientifici mirati, sembra emergere un cervello in grado di agire in piena autonomia prima che ne acquisiamo consapevolezza. Se il cervello fosse più fondamentale della coscienza che abbiamo di noi stessi e se dunque la nostra volontà razionale fosse solo un suo prodotto, come potremmo definire il nostro volere libero? Il dialogo è con la Bonicalzi, professoressa all’Università Roma Tre.
Le riflessioni di Dante Balbo e don Giuseppe Grampa.
Ogni lunedì pomeriggio di Quaresima all'Oratorio di Balerna il Cineforum del Giubileo proposto da don Claudio Laim. Un'occasione per scoprire le vite di grandi testimoni della Chiesa e rivivere la Passione e Resurrezione di Gesù.
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