Papa Francesco è arrivato a Bruxelles, capitale del Belgio, seconda tappa del suo viaggio al centro dell’Europa, alle 19.06 alla base aerea di Melsbroek, dove si è tenuta una cerimonia di benvenuto, sotto una pioggia battente. Ma si è subito emozionato ed ha sorriso compiaciuto per il coinvolgente coro di accoglienza di un gruppo di bambini, che sono arrivati correndo di fronte a lui, con magliette gialle e la scritta "Forward with hope" (in cammino con speranza, il motto del viaggio) e le bandierine del Vaticano e del Belgio. Hanno intonato anche un noto "spiritual" che in Pontefice ha commentato con la regina. Dopo l’atterraggio del Boeing 737 della compagnia Luxair, il nunzio apostolico in Belgio, l’arcivescovo Franco Coppola ed il capo del protocollo del Belgio sono saliti a bordo dell’aereo dalla scala anteriore per salutare il Papa. Quando il Pontefice è sceso dal velivolo, è stato eseguito un breve inno di benvenuto, Aux Champs, riservato ai Capi di Stato. Successivamente è stato accolto dal re dei Belgi Filippo, dalla regina Mathilde e da due bambini che gli hanno offerto dei fiori. Dopo gli inni nazionali, la presentazione delle delegazioni. Di quella vaticana fa parte anche l’arcivescovo di Malines-Bruxelles don Luc Terlinden. Al termine, il corteo papale si è trasferito alla Nunziatura Apostolica, intorno alle 20.
Dopo l’intenso incontro con la comunità cattolica del Lussemburgo in cattedrale, che ha lasciato intorno alle 18, Papa Francesco si è congedato dal Paese accompagnato all’aeroporto internazionale di Lussemburgo-Findel dal granduca Enrico e dalla consorte Maria Teresa. Dopo i saluti ufficiali, alle 18.38 il Boeing 737 della compagnia Luxair con Francesco, il suo seguito e i giornalisti, è decollato alla volta di Bruxelles. Lasciando il Paese, il Papa ha inviato un telegramma al granduca Enrico di Lussemburgo, ringraziando lui, le autorità civili e l’intera nazione, per il caloroso benvenuto e la gentile ospitalità. E assicurando le sue preghiere, invoca su tutti in Lussemburgo la benedizione di Dio “per l’unità, la fratellanza e la pace”.
Domani venerdì 27 settembre, in Belgio, la seconda giornata del viaggio si aprirà poco dopo le 9 con la visita di cortesia al Re del Belgio nel Castello di Laeken. Seguirà, alle 9.45, l’incontro con il primo ministro e, alle 10, quello con autorità e società civile, dove è previsto un discorso di Francesco. Nel pomeriggio, alle 16.30, il Pontefice incontrerà invece i docenti universitari nella “Promotiezaal” della “Katholieke Universiteit Leuven”, l’università cattolica di Lovanio, una delle più antiche d’Europa, che nel 2025 celebra il suo 600.mo anniversario di fondazione. Anche in questa occasione è previsto un discorso.
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All'udienza generale, Francesco inaugura un nuovo ciclo di catechesi per il Giubileo, dal titolo “Gesù Cristo nostra speranza"
Il libro «Life, la mia storia nella storia» arriverà in versione cinematografica. Il Papa ringrazia definendo il cinema «una forma di poesia».
Come con il suo rappresentante in Ucraina, Francesco invia una lettera al nunzio nella Federazione russa per i mille giorni del conflitto. “La sofferenza degli innocenti è denuncia potente contro ogni forma di violenza”, afferma il Pontefice, incoraggiando “a rinnovati sforzi diplomatici per fermare la progressione del confitto”.