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Parola del giorno rito Romano | Ambrosiano (11 marzo 2025)
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  • Il Papa al Gemelli, miglioramenti consolidati. I medici sciolgono la prognosi

    Il Papa al Gemelli, miglioramenti consolidati. I medici sciolgono la prognosi

    Questa sera Rosario per il Papa sul canale YouTube vaticano alle ore 18

    Aggiornamento alle ore 20 di lunedì 10 marzo 2025

    "I miglioramenti registrati nei giorni precedenti si sono ulteriormente consolidati, come confermato sia dagli esami del sangue che dall'obiettività clinica e dalla buona risposta alla terapia farmacologica. Per tali motivi i medici nella giornata di oggi hanno deciso di sciogliere la prognosi. Tuttavia, in considerazione della complessità del quadro clinico e dell'importante quadro infettivo presentato al ricovero, sarà necessario continuare, per ulteriori giorni, la terapia medica farmacologia in ambiente ospedaliero”: è questa l’incoraggiante comunicazione che giunge nella serata di oggi, 10 marzo, dalla Sala stampa vaticana, sulla salute attuale di Papa Francesco.

    “Questa mattina il Santo Padre ha potuto seguire gli Esercizi spirituali in collegamento con l’Aula Paolo VI, ha poi ricevuto l’Eucarestia si è recato nella Cappellina dell'appartamento privato per un momento di preghiera. Nel pomeriggio si è nuovamente unito agli Esercizi spirituali della Curia, seguendo in collegamento video. Durante la giornata ha alternato la preghiera al riposo".

    Ricordiamo che il Papa è ricoverato dal 14 febbraio al Policlinico Gemelli di Roma.

    Il bollettino del 9 marzo

    Il Papa ha seguito in video dal Gemelli gli esercizi spirituali della Curia romana iniziati oggi pomeriggio, 9 marzo, in Aula Paolo VI e guidati dal predicatore della Casa Pontificia, il frate minore cappuccino padre Roberto Pasolini, unendosi spiritualmente a quanti vi partecipano.

    In mattinata, oltre ad aver ricevuto la visita del cardinale segretario di Stato, Pietro Parolin, e del sostituto della Segreteria di Stato, l'arcivescovo Edgar Peña Parra, ha partecipato alla Messa con quanti lo stanno assistendo in questi giorni.

    Il Papa ha continuato la terapia e la fisioterapia respiratoria e motoria. Prosegue la dieta alimentare prescritta dai medici che comprende anche cibi solidi. 

    La situazione appare stabile, con lievi graduali miglioramenti come riportava il bollettino medico di ieri sera, in un quadro che tuttavia resta complesso e che spinge i medici a mantenere prudenzialmente la prognosi riservata.

    Questa notte, dopo l’ossigenazione ad alti flussi con l’uso di cannule nasali di giorno, il Papa passerà nuovamente, come programmato, alla ventilazione meccanica non invasiva.

    Il bollettino dell’8 marzo

    "Le condizioni cliniche del Santo Padre negli ultimi giorni sono rimaste stabili e, di conseguenza, testimoniano una buona risposta alla terapia. Si registra pertanto un graduale, lieve miglioramento”. È quanto comunica la Sala stampa vaticana, ieri, 8 marzo 2025, dopo un primo bollettino mattutino.

    “Il Santo Padre - prosegue la nota - è sempre rimasto apiretico. Sono migliorati gli scambi gassosi; gli esami ematochimici ed emocrocitometrici si confermano stabili. I medici, al fine di registrare anche nei prossimi giorni questi iniziali miglioramenti, prudenzialmente mantengono la prognosi ancora riservata”.

    “Questa mattina il Santo Padre, dopo aver ricevuto l’Eucarestia, si è raccolto in preghiera all'interno della Cappellina dell'appartamento privato, mentre il pomeriggio ha alternato il riposo alle attività lavorative".

    “La notte è trascorsa tranquilla, il Papa sta riposando”. È l'aggiornamento ai giornalisti diffuso questa mattina, 8 marzo, dalla Sala Stampa della Santa Sede in merito alla salute del Pontefice ricoverato al Policlinico Gemelli di Roma dal 14 febbraio scorso per polmonite bilaterale.

    La Sala Stampa riferisce che il Papa stamattina ha ripreso le terapie prescritte, tra cui la fisioterapia motoria. Altre informazioni mediche saranno diffuse in serata.

    Il Bollettino del 6 marzo

    Papa Francesco “ha trascorso una notte serena”, hanno fatto sapere dal Vaticano. Intanto ieri prima della preghiera del Rosario in diretta da piazza San Pietro è stato fatto sentire ai fedeli un audio del Santo Padre "Ringrazio di cuore per le vostre preghiere per la mia salute dalla Piazza, vi accompagno da qui. Che Dio vi benedica e che la Vergine vi custodisca. Grazie". L’audio di meno di 30 secondi in spagnolo registrato da Francesco al Policlinico Gemelli è stato trasmesso prima che il cardinale Ángel Fernández Artime, pro-prefetto del Dicastero per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica guidasse il Rosario. Il porporato l’ha definita una “bellissima notizia”, segno di gratitudine del Pontefice "toccato dai numerosi messaggi di affetto che quotidianamente gli vengono inviati, e grato per le preghiere del popolo di Dio". "Un bel dono - ha detto il cardinale - per noi che siamo qui e per tutti nel mondo: tante persone cattolici e cristiani donne e uomini di buona volontà che gli sono vicini e pregano per lui".

    Il bollettino sanitario del 6 marzo diceva infine che "Le condizioni cliniche del Santo Padre sono rimaste stabili rispetto ai giorni precedenti. Anche oggi non ha presentato episodi di insufficienza respiratoria. Il Santo Padre ha continuato con beneficio la fisioterapia respiratoria e quella motoria. I parametri emodinamici e gli esami del sangue sono rimasti stabili. Non ha presentato febbre. I medici mantengono ancora la prognosi riservata. In considerazione della stabilità del quadro clinico il prossimo bollettino medico verrà diffuso nella giornata di sabato. Quest'oggi il Santo Padre si è dedicato ad alcune attività lavorative nel corso della mattina e del pomeriggio, alternando il riposo e la preghiera. Prima di pranzo ha ricevuto l’Eucarestia".

    Il bollettino del 5 marzo

    "Il Santo Padre anche oggi è rimasto stazionario senza presentare episodi di insufficienza respiratoria. Come programmato, durante il giorno, ha effettuato l'ossigenoterapia ad alti flussi e nella notte verrà ripresa la ventilazione meccanica non invasiva. Il Santo Padre ha incrementato la fisioterapia respiratoria e quella motoria attiva. Ha trascorso la giornata in poltrona. In considerazione della complessità del quadro clinico la prognosi rimane riservata. Questa mattina nell'appartamento privato sito al 10° piano il Santo Padre ha partecipato al rito della benedizione delle Sacre Ceneri che gli sono state imposte dal celebrante, quindi ha ricevuto l’Eucarestia. Successivamente si è dedicato ad alcune attività lavorative. Sempre nel corso della mattina ha chiamato P. Gabriel Romanelli, parroco della Sacra Famiglia di Gaza. Nel pomeriggio ha alternato il riposo al lavoro". .È quanto riferisce il bollettino della Sala Stampa della Santa Sede diffuso nella serata di oggi, mercoledì 5 marzo, riguardo lo stato di salute del Papa, ricoverato dal 14 febbraio al Policlinico Gemelli.

    Il bollettino del 4 marzo

    Francesco non ha presentato episodi di insufficienza respiratoria, né broncospasmo. Vigile, senza febbre, ha collaborato con le terapie. Passati oggi alla ossigenoterapia ad alti flussi, nella notte verrà ripresa la ventilazione meccanica non invasiva fino a domattina come programmato. La prognosi rimane riservata, cosi informa il bollettino della sera del 4 marzo sul Papa ricoverato al Gemelli. "Nella giornata odierna le condizioni cliniche del Santo Padre si sono mantenute stabili. Non ha presentato episodi di insufficienza respiratoria, né broncospasmo. È rimasto apiretico, sempre vigile, collaborante alle terapie e orientato. Questa mattina è passato alla ossigenoterapia ad alti flussi ed ha eseguito la fisioterapia respiratoria. Questa notte, come programmato, verrà ripresa la ventilazione meccanica non invasiva fino a domani mattina. La prognosi rimane riservata. Durante la giornata ha alternato preghiera e riposo e questa mattina ha ricevuto l’Eucarestia". Il quadro clinico generale si presenta dunque stabile anche riguardo il cuore, i reni e i valori del sangue. La frequenza dei broncospasmi non è inaspettata nel contesto di una polmonite come quella del Papa. La situazione generale resta complessa.

    Il bollettino del 2 marzo

    "Le condizioni cliniche del Santo Padre si sono mantenute stabili anche nella giornata odierna; il Papa non ha necessitato di ventilazione meccanica non invasiva, ma unicamente di ossigenoterapia ad alti flussi; è apiretico. In considerazione della complessità del quadro clinico, la prognosi rimane riservata. Questa mattina il Santo Padre ha partecipato alla Santa Messa, insieme a quanti in questi giorni di degenza si prendono cura di lui, quindi ha alternato il riposo alla preghiera". È quanto riferisce il bollettino della Sala Stampa della Santa Sede diffuso nella serata di oggi, domenica 2 marzo, riguardo lo stato di salute del Papa, ricoverato dal 14 febbraio al Policlinico Gemelli. Alle 21 da Piazza San Pietro, Santo Rosario per la salute di Papa Francesco presieduto da S.E. il Card. Konrad Krajewski.

    Il bollettino del 1. marzo

    Dopo l’episodio di broncospasmo di ieri, venerdì, "le condizioni cliniche del Santo Padre sono rimaste stabili. Ha alternato la ventilazione meccanica non invasiva a lunghi periodi di ossigenoterapia ad alti flussi, mantenendo sempre una buona risposta agli scambi gassosi”, indica il bollettino serale della Sala Stampa della Santa Sede.

    “Il Santo Padre è apiretico e non mostra leucocitosi. I parametri emodinamici si sono sempre mantenuti stabili; ha continuato ad alimentarsi ed ha regolarmente effettuato la fisioterapia respiratoria, collaborando attivamente. Non ha presentato episodi di broncospasmo. Il Santo Padre è sempre vigile ed orientato. Nel pomeriggio ha ricevuto l’Eucarestia, quindi si è dedicato alla preghiera. La prognosi rimane riservata".

    A differenza di quanto comunicato stamani dalla Segreteria di Stato, il Rosario di questa sera alle 21 per la salute del Papa, presieduto dal card. Claudio Gugerotti, prefetto del Dicastero per le Chiese orientali, si svolgerà nella basilica di San Pietro – e non in piazza – verosimilmente a causa della pioggia che da stamattina sferza la Capitale. Lo rende noto la Sala Stampa della Santa Sede, mentre il Santo Padre trascorre il suo sedicesimo giorno di degenza al Policlinico Gemelli per una polmonite bilaterale.

    Il bollettino del 28 febbraio

    "Notte tranquilla per il Papa” dopo che il 28 febbraio sera il bollettino diceva che “Il Santo Padre nel primo pomeriggio di oggi -comunica il bollettino dal Vaticano sulla salute del Papa ricoverato al Gemelli di Roma da 14 giorni - dopo una mattinata trascorsa alternando la fisioterapia respiratoria alla preghiera in cappella, ha presentato una crisi isolata di broncospasmo che ha, tuttavia, determinato un episodio di vomito con inalazione e repentino peggioramento del quadro respiratorio. Il Santo Padre è stato prontamente broncoaspirato ed ha iniziato la ventilazione meccanica non invasiva, con una buona risposta sugli scambi gassosi. Il Santo Padre è sempre rimasto vigile e orientato, collaborando alle manovre terapeutiche. La prognosi permanente pertanto ancora riservata. In mattinata ha ricevuto l'Eucarestia".

    Card. Fernández: “Preghiamo per il Papa e per chi soffre guerre e povertà”

    Per il quinto giorno consecutivo, la recita del Rosario per Francesco in Piazza San Pietro. A guidare la preghiera il prefetto del Dicastero per la Dottrina della Fede: allo sguardo materno di Maria affidiamo la salute del Santo Padre

    "Per favore, non dimenticatevi di pregare per me." Un’invocazione semplice, eppure densa di significato, che ha attraversato gli anni del pontificato di Papa Francesco come un filo sottile e tenace. Anche questa sera, 28 febbraio, è risuonata nei cuori dei fedeli, accorsi in Piazza San Pietro per stringersi in preghiera attorno a lui, intrecciando speranza e devozione tra i grani del Rosario.

    Una preghiera che il Pontefice custodisce nel "cuore", con il desiderio che vada oltre sé stesso, levandosi "anche per tutti quelli che in questo particolare momento drammatico e sofferente del mondo, portano il duro peso della guerra, della povertà, della malattia. A loro, lui stesso si unisce nella sua preghiera". A ricordarlo è il cardinale Víctor Manuel Fernández, prefetto del Dicastero per la Dottrina della Fede, che guida la recita della preghiera mariana "per la salute del Santo Padre Francesco" proprio sotto lo sguardo della Madre della Chiesa, la cui icona veglia anche questa sera sul momento di orazione

    Card. Reina: “Maria lo sostenga in questo momento”

    “Preghiamo insieme a tutta la Chiesa per la salute del Santo Padre Francesco. La Vergine Maria, Madre della Chiesa, lo sostenga in questo momento”. È l’invocazione con cui il card. Baldassarre Reina, vicario generale per la diocesi di Roma, ha cominciato il Rosario - quarto giorno consecutivo - per il Papa in piazza San Pietro, davanti a centinaia di persone riunite per questa speciale “staffetta” con la tradizionale preghiera mariana a sostegno della salute del Santo Padre, ricoverato da 14 giorni al Policlinico Gemelli per una polmonite bilaterale.

    Card. Re: “Dio conceda al Papa di riprendere presto il suo servizio apostolico”

    Terzo Rosario, ieri sera, recitato in piazza San Pietro per la salute di Francesco. Vergine Maria “siamo riuniti in piazza San Pietro per rivolgerti la nostra fiduciosa e corale preghiera, perché Dio conceda a Papa Francesco di riprendere al più presto il suo servizio apostolico, nell’integrità delle sue forze fisiche, e con quel dinamismo pastorale che lo caratterizza”. Il cardinale Giovanni Battista Re, decano del Collegio cardinalizio, apre con questo pensiero il Rosario per la salute del Papa, recitato alle 21 di ieri sera, 26 febbraio, in Piazza San Pietro. Per la terza notte consecutiva, fedeli, pellegrini, sacerdoti, suore, cardinali, vescovi, membri della Curia romana, si sono riuniti dinanzi alla Basilica vaticana per sostenere con la preghiera il Pontefice, che dal 14 febbraio è ricoverato al Policlinico Gemelli. Sotto un cielo nuvoloso i fedeli hanno contemplato i misteri gloriosi. 

    Il bollettino sanitario del 25 febbraio

    “Le condizioni cliniche del Santo Padre rimangono critiche, ma stazionarie”, e la prognosi “rimane riservata”. È il bollettino medico a conclusione della dodicesima giornata trascorsa dal Papa al Policlinico Gemelli per una polmonite bilaterale. “Non si sono verificati episodi acuti respiratori ed i parametri emodinamici continuano ad essere stabili”, si legge ancora nel bollettino, in cui si fa sapere che il Santo Padre “ha effettuato una Tac di controllo programmata per il monitoraggio radiologico della polmonite bilaterale. La prognosi rimane riservata”.

    In mattinata, dopo aver ricevuto l’Eucaristia, ha ripreso l’attività lavorativa. In effetti, questa appena trascorsa è stata per il Papa una giornata attiva, nei limiti naturalmente delle sue condizioni attuali. È stato reso noto il Messaggio per la Quaresima – datato però 6 febbraio – e il Santo Padre ha provveduto a fare alcune nomine, tra cui quella di due segretari generali del Governatorato.

    La Sala Stampa della Santa Sede ha inoltre reso noto che ieri, 24 febbraio, il Papa ha ricevuto al Gemelli il cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato vaticano, e mons. Edgar Peña Parra, sostituto per gli Affari generali. Motivo dell’udienza, l’autorizzazione dei decreti per alcune beatificazioni e canonizzazioni, tra cui quella del carabiniere Salvo D’Acquisto, che diventa venerabile. Saranno santi, invece, per volere del Papa, due laici: il beato Bartolo Longo, fondatore e sostenitore del Santuario della Beata Vergine di Pompei, e il venezuelano Giuseppe Gregorio Hernández Cisneros, meglio conosciuto come “il medico dei poveri”. Per queste due canonizzazioni, il Santo Padre ha annunciato un Concistoro.

    Ricordiamo che “il Papa ha riposato bene, tutta la notte” e che il bollettino medico di ieri sera parlava di condizioni cliniche in “leggero miglioramento”.

    Tante le preghiere in tutto il mondo

    Moltissime conferenze episcopali e diocesi sono in preghiera per il Papa. Circolano nella rete diversi testi che vengono proposti ai fedeli, come questa breve orazione:

    Padre Celeste,
    Ti ringraziamo per il servizio amorevole di Papa Francesco e per la speranza che ispira in tanti con la tua grande misericordia.
    Ti preghiamo in questo momento di malattia di guidare il personale medico che si prende cura di lui.
    Concedigli pace e guarigione. Per Cristo nostro Signore.
    Amen.

    Il bollettino del 21 febbraio, con le spiegazioni dei medici

    Il 21 febbraio si era svolta una conferenza stampa dove erano intervenuti il professor Sergio Alfieri, direttore del dipartimento medico chirurgico del Policlinico e responsabile dell’equipe del Gemelli, e il dottor Luigi Carbone, vicedirettore della Direzione Sanità e Igiene dello Stato Città del Vaticano e medico referente del Papa. A confermare il grande lavoro di sinergia che viene portato avanti per curare il Papa. Significativo il plauso dei medici del Policlinico all’infermiere Massimiliano Strappetti, “persona straordinaria che si sta prendendo cura del Santo Padre da tanti anni”.

    Il Papa “è stato curato per una forma infettiva, per una dispnea a casa come qualsiasi paziente di 88 anni che inizialmente in questo periodo ha un’influenza”, dice Alfieri il quale ci tiene a precisare che “il Santo Padre ha sempre voluto che noi dicessimo la verità. Togliamo subito qualsiasi ombra che ci siano cose non dette. Quello che avete letto è la verità”.

    Il Papa ha una patologia cronica che sono delle bronchiectasie, con una bronchite asmatiforme che può avere delle fasi di riacutizzazione. Questo per spiegare che, alla sua età, è una condizione che lo rende per definizione un paziente fragile. È stato fatto presente che sono stati isolati i microrganismi a livello polmonare: “ci sono i virus, i miceti e i batteri. Le patologie croniche sono quelle da cui non si guarisce ma che si possono arginare”. I medici ci tengono anche a ribadire che il Papa nella fase iniziale si è sottoposto docilmente a “una terapia appropriata e giusta”. Ora è stato necessario ricorrere al cortisone che “fa abbassare le difese immunitarie, fa alzare la glicemia e questo è un terreno per le infezioni; devi mettere certe terapie e scalarne delle altre: non è un lavoro facile quello nostro. Per cui, se la domanda è: è fuori pericolo? No”.

    Agenzie/red

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