Lunedì di Pentecoste, più di 500 pellegrini della diocesi di Lugano, accompagnati da mons. Alain de Raemy, si sono recarti in treno e in bus in pellegrinaggio a Milano, sulla tomba di Sant’Ambrogio, venerato nella Diocesi di Lugano come patrono secondario della regione ambrosiana.
Don Davide Santini, in viaggio con i pellegrini, ci ha raccontato le sue impressioni. “Abbiamo vissuto davvero una bellissima esperienza, a partire dai tre aggettivi che sono stati utilizzati per proporre questo e altri eventi: ecologico, economico, ecclesiale. Nella giornata di oggi a Milano abbiamo vissuto tutte queste realtà, soprattutto quella ecclesiale, cioè chiesa e pellegrini che si spostano uniti da tutte le parti del Cantone per raggiungere una meta comune quale la basilica di Sant'Ambrogio a Milano, ma che voleva essere anche un viaggio più personale, spirituale, interiore del muoverci tutti verso il Signore Gesù che contempliamo anche attraverso Sant'Ambrogio”. Cinquecento persone che accorrono a Milano, si ritrovano nell'atrio della basilica di Sant'Ambrogio e tutti assieme, con un'unica voce, professano la propria fede prima di entrare in chiesa, come facevano nella chiesa primitiva: così ci descrive don Davide un’emozionante scena della giornata. “Abbiamo vissuto anche una bellissima celebrazione solenne in rito ambrosiano all'interno della basilica dopo che l'abate di Sant'Ambrogio ci ha raccontato della basilica e della figura di questo importante Santo, sia per la chiesa di Milano che per la chiesa di Lugano. La celebrazione, oltre che radunarci attorno all'altare, è stato anche un momento di unità e l’occasione di scoprire una realtà – quella del rito ambrosiano – presente anche nella nostra Diocesi. Ci ha resi anche coscienti della nostra storia e del legame che c'è tra la chiesa di Lugano e quella di Milano. Una giornata quindi davvero positiva all'insegna della preghiera, dello stare insieme e del condividere un'esperienza davvero ecclesiale di Chiesa viva e in cammino, che loda il Signore per tutti i giorni che continuamente riceviamo.” Alla giornata oltre ai numerosissimi pellegrini ticinesi accompagnati dall'amministratore apostolico mons. Alain de Raemy, hanno partecipato una quarantina di preti ticinesi e il vescovo emerito della diocesi di Lugano Pier Giacomo Grampa. L'organizzazione curata da alcuni preti diocesani ticinesi ha consentito lo svolgimento impeccabile di questo significativo e partecipato evento di fede.
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Intervista a fra’ Michele Ravetta, cappellano delle strutture carcerarie cantonali.
Un centinaio di persone, il 15 dicembre, hanno fatto un percorso dal sagrato della chiesa di S. Rocco fino alla chiesa di S. Giorgio, dove si è potuto ammirare, in una grotta, la rappresentazione vivente della Natività.
Raccolti CHF 26'500 a sostegno delle persone in difficoltà in Ticino. I fondi saranno destinati a due realtà locali che incarnano i valori di solidarietà ed assistenza: alla Lega Cancro Ticino (in aiuto ai bambini) ed alla Fondazione Francesco (di fra Martino Dotta)