Ieri pomeriggio a Betlemme il cardinale Matteo Maria Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della CEI, ha reso visita al Charitas Baby Hospital (Cbh), unico ospedale pediatrico della Cisgiordania.
Zuppi, accompagnato da una delegazione di pellegrini - riferisce Daniele Rocchi, inviato per l'Agenzia SIR - è stato accolto al suo arrivo da Shireen Khamis, dell’ufficio comunicazione dell'ospedale, che gli ha mostrato un breve video sulla storia dell’ospedale che in questo 2024 celebra 71 anni di attività ininterrotta. Si stima che nella regione vivano oltre 410 mila bambini di età inferiore ai 18 anni. La storia attuale del Charitas Baby Hospital parla inevitabilmente di una guerra, quella a Gaza, che complica ancora di più le difficoltà di spostamento delle famiglie che hanno bisogno di far curare i loro bambini, ma parla anche del problema del sovraccarico di pazienti e la mancanza di posti letto. “Per arrivare a Betlemme le persone devono superare centinaia di check point israeliani. Nei primi tre mesi di guerra 7 mila bambini non hanno potuto ricevere cure per questo motivo” ha spiegato Khamis. “Inoltre, la guerra ha acuito i già gravi problemi economici. Senza turismo e pellegrinaggi molte famiglie hanno perso il lavoro e non possono permettersi cure”. Ma il Charitas Baby Hospital continua a fare la sua parte, anche quando è allo stremo, per aiutare i bambini malati: “a metà dello scorso marzo – ha detto Khamis – è giunto a Betlemme un gruppo di 68 piccoli dalla Striscia di Gaza. Accolti in un centro specializzato, vengono ora seguiti dall’organizzazione SOS-Villaggi dei Bambini, mentre l’assistenza medica è affidata all'ospedale.
https://www.catt.ch/newsi/zuppi-in-terra-santa-la-pace-viene-vivendo-il-dolore-dellaltroForti le parole del leader della Chiesa greco ortodossa di Antiochia, vero e proprio «manifesto» delle attese di tanti cristiani siriani
Il messaggio lancia un appello per la liberazione “degli ostaggi, dei prigionieri, il ritorno dei senzatetto e degli sfollati, la cura dei malati e dei feriti, il ripristino delle proprietà sequestrate o minacciate e la ricostruzione di tutte le strutture civili che sono state danneggiate o distrutte”.
Oggi, 12 dicembre, è la sua festa. La testimonianza di quanto la purezza del cuore possa far fiorire nel mondo la bellezza.