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Parola del giorno rito Romano | Ambrosiano (19 dicembre 2024)
Catt
  • Pentecoste, il commento al Vangelo
    COMMENTO

    Pentecoste, il commento al Vangelo

    Calendario romano: Domenica di Pentecoste.
    Vangelo: Gv 15,26-27.16,12-15

    Spirito Santo, non solo vento

    di Dante Balbo*
    Cosa c'è di più inafferrabile del vento, che accarezza gli alberi o devasta tutto ciò che incontra, alimenta gli incendi, porta la sabbia da deserti lontani, passa gentile fra i fori di un flauto, per riempire di musica l'universo! Questo è lo Spirito nella vita dei credenti, improvviso e imprevedibile, li spinge come dice san Paolo, anima di vita nuova le ossa aride di Israele nella visione di Ezechiele, fa rinascere dall'alto nello stupore di Nicodemo. Lo Spirito è anche acqua, che battezza e risana, porta vita e disseta per sempre i cuori feriti; è fuoco che brucia e trasforma, insegna conoscenza e illumina la notte della delusione; è olio che guarisce le ferite dell'anima, balsamo che spande attorno il profumo di Cristo nella testimonianza coraggiosa dei martiri. Lo Spirito è colomba che annuncia nel mare della solitudine una terra nuova emersa, dove rigenerare la vita; è luce che rischiara le menti e riempie di sapienza per inventare nuovi modi per promuovere un umanesimo integrale. Tuttavia queste sono solo pallide immagini di qualcosa di molto più grande, perché lo Spirito Santo non è un'energia, una forza impersonale, ma un amore così grande da essere persona viva, Carità che scorre e rende possibile una comunità speciale. Non è un potere speciale dato ai credenti, perché è il modo in cui la Trinità si manifesta in mezzo a noi, relazione unica fra il Padre e il Figlio, in cui noi siamo trasportati. La Grazia che ci viene data non serve a fare cose, ma a trasformare le persone per conformarsi a Gesù Cristo, unite nel suo corpo, per l'edificazione della Chiesa.I doni e i carismi sono strumenti, sempre attuali e vari per adattarsi alle necessità di ogni tempo storico, così che possa esprimersi la magnifica molteplicità dello Spirito santo, incarnato nella Chiesa. Il Vento soffia ancora e ogni giorno precede gli annunciatori del Vangelo con i prodigi del suo amore: acqua che lava, fuoco che infiamma, olio che consacra e vivifica.

    *Dalla rubrica Il Respiro spirituale di Caritas Ticino su TeleTicino e su YouTube

    Calendario ambrosiano: Domenica di Pentecoste.
    Vangelo: Gv 14,15-20

    Una coscienza nuova: l'effetto dello Spirito

    di don Giuseppe Grampa

    Avvertendo il vuoto che la fine della sua presenza in mezzo a loro spalancherà, Gesù rassicura: «Non vi lascerò orfani, verrà un altro Paraclito che stia con voi per sempre». Queste parole valgono anche per noi: dove e come riconoscere questa presenza rassicurante?
    Due i luoghi decisivi di questa presenza. Il primo è il cuore. Con questo termine la Scrittura sacra non indica tanto la dimensione affettiva della persona quanto l’interiorità; noi diremmo: la coscienza. È nella coscienza che risuona la voce di Dio ed è dalla coscienza che scaturisce la preghiera. Quanti uomini e donne ne hanno ascoltato la voce e hanno compiuto scelte coraggiose, spesso anticonformiste e controcorrente, arrivando in qualche caso anche al sacrificio della vita! E non sempre e non solo per una scelta di fede. Essere docili allo Spirito Santo, lo Spirito di Gesù, significa ascoltare la coscienza e agire secondo la sua voce.
    Ma vi è un secondo luogo dove lo Spirito si manifesta ed è indicato dalle prime due letture di questa domenica. Questo secondo luogo è la comunità, sono i legami che uniscono le persone. Lo Spirito è un grande fattore di comprensione reciproca, di dialogo. Il miracolo di Pentecoste è quello della comunicazione tra genti che le diversità separano, è la capacità di comprendersi pur nella varietà dei linguaggi. Là dove si abbattono barriere e si gettano ponti, lì opera lo Spirito. Ugualmente dove i propri talenti, le proprie risorse sono messe a servizio del bene comune lì opera lo Spirito. Così afferma Paolo nella seconda lettura. Inafferrabile lo Spirito, come vento che non possiamo stringere nelle mani, eppure quanto è presente e decisivo questo Spirito nella nostra coscienza che sceglie nella libertà, anche compiendo, se necessario, obiezione di coscienza!
    Quanto è presente ogni volta che guardiamo l’altro non come un estraneo da temere ma come compagno e amico dei nostri giorni!

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