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Parola del giorno rito Romano | Ambrosiano (19 dicembre 2024)
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  • Preti ticinesi in dialogo per un incontro a tutto campo

    Preti ticinesi in dialogo per un incontro a tutto campo

    intervista di Cristina Vonzun

    A fine agosto del 2022, il clero della Diocesi di Lugano si era riunito col vescovo Lazzeri in assemblea. Fu un evento di scambio, approfondimento, condivisione. A due anni di distanza, a Bellinzona, il 2 e 3 settembre 2024, è in programma una seconda assemblea. Ne parliamo con don Marco Dania, parroco di Besso, coordinatore del gruppo di presbiteri che ha lanciato l’evento, i cui contenuti sono stati pensati con il vescovo Alain.

    Don Dania, come vede la prossima assemblea dei preti a due anni di distanza dalla prima, con la diocesi guidata non da un vescovo diocesano ma dall’Amministratore apostolico - che comunque è molto presente alla vita della Chiesa locale - e la cronaca che racconta di un caso di presunti abusi da parte di un prete diocesano?

    Torno al tema dell’assemblea del 2022: «Essere preti insieme: oggi, qui, per?», che voleva rispondere ad alcune domande fondamentali: «Il prete chi è e per chi è? Che senso ha vivere da prete, oggi? Come ci si sente ad essere preti? Qual è l’umanità del prete?». L’incontro si svolse in un contesto di grande cordialità, semplicità, amicizia, con la possibilità di momenti a tu per tu, in piccoli gruppi, l’ascolto di diversi relatori, tra i quali anche alcune donne che hanno condiviso con sensibilità il loro punto di vista. È stato molto bello, ci ha rilanciato, come preti diocesani, nella ricerca di un cammino comune, secondo l’indicazione del Sinodo.
    Ricordo, allora, che in una delle interviste, avevo parlato della fragilità del prete, sottolineando come sia importante, secondo questa logica del camminare insieme, che ci sia una vita comune con i laici, con figure femminili, con la Chiesa tutta, in una presa di coscienza del bisogno di umanità che tutti abbiamo, compreso il prete. Poi c’è stata la rinuncia del vescovo Valerio con l’arrivo dell’Amministratore apostolico che sembrava dovesse fermarsi solo qualche mese, ma ormai sono quasi due anni. Con il trascorrere del tempo, i preti stessi si sono chiesti come continuare a camminare insieme. Nel 2022 erano stati fatti dei sondaggi che richiamavano l’impegno di potersi ritrovare in assemblea in modo regolare. Tra l’altro, nell’ultima giornata dell’assemblea di due anni fa, erano state prese in esame diverse problematiche, sia pastorali sia organizzative, riguardanti la vita della diocesi che evidentemente – senza il vescovo ordinario – sono state considerate solo in parte.

    L’assemblea del 2024 ha per tema «Il Signore li chiamò a sé perché stessero con Lui» evocatore del versetto evangelico della chiamata dei dodici. Cosa volete suggerire?

    Vogliamo ripartire insieme da questa dimensione della chiamata con Nathalie Bequart, sottosegretaria al Sinodo dei vescovi, e poi ascoltare a distanza il prof. Piero Coda, segretario della Commissione teologica internazionale. Coda si esprimerà su tre tematiche sinodali: la dimensione relazionale, quella del metodo e quella dei luoghi.
    A seguito della vicenda di cronaca di quest’estate e dello sconcerto generato in diocesi, abbiamo modificato il programma dell’Assemblea proponendo un tempo di ascolto reciproco sul tema della fragilità. «Abbiamo questo tesoro in vasi di creta», ci ricorda San Paolo. Siamo uomini e come tali abbiamo le nostre fragilità, le nostre delusioni e le nostre miserie.
    Vogliamo quindi dare spazio alla voce di ciascun prete perché possa esprimere il proprio vissuto, non solo a partire dal fatto di cronaca, ma in particolare dalla propria vita quotidiana e dalle relazioni con i laici, i giovani, tutti. Suor Nathalie Becquart ci aiuterà ad affrontare, secondo il metodo della conversazione nello Spirito, il tema della chiamata allo stare con il Signore, vero «Tesoro» della nostra vita. Infine, il martedì pomeriggio, padre Roberto Fusco concluderà la due giorni con una sua riflessione spirituale.

    Lei, personalmente, come vede la figura del prete oggi?

    Penso – usando un’espressione forse un po’ forte – che occorra demitizzare la figura del prete, soprattutto si dovrebbe evitare di farne un personaggio carismatico. Purtroppo, invece, a volte è facile scivolare nel culto della personalità, mentre lo sguardo dovrebbe essere rivolto al Signore e alla Chiesa, declericalizzandola. Sento la necessità di procedere nella vita pastorale in modo più lento e informale, con meno cose da fare e una maggior frequentazione del Signore e delle persone che ho attorno, proprio per vivere questa «nuova umanità» che non è altro che quella di Cristo che si lascia interpellare da chi incontrava.

    A Bellinzona, il 2 e 3 settembre

    L’assemblea dei preti con il vescovo Alain è un evento riservato ai membri del clero, che si svolge a Bellinzona al Centro «Spazio Aperto» il 2 e 3 settembre 2024. Relatori sono il prof. Piero Coda della Commissione teologica Internazionale, suor Nathalie Becquart, Sottosegretaria del Sinodo dei vescovi e padre Roberto Fusco. Il 2 settembre alle 17.30 Messa conclusiva al Sacro Cuore di Bellinzona.

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