di Cristina Vonzun
Siamo alla vigilia della seconda Assemblea sinodale mondiale, a Roma, dal 2 al 27 ottobre 2024, mentre lunedì si è trovata per la prima volta a Berna la commissione sinodale svizzera voluta dai vescovi svizzeri anche con tre ticinesi che sono: don Sergio Carettoni, (coordinatore Reti e delegato per diaconato e ministeri laicali), Valentina Anzini (coordinatrice Pastorale giovanile) e Patrizia Cattaneo (canonista). La Anzini è stata eletta anche nel presidio.
Il Sinodo, questo camminare insieme come Chiesa, è tornato di attualità con il pontificato di Francesco, il Papa che in vista di ogni assemblea sinodale mondiale ha voluto un coinvolgimento capillare, mediante la raccolta di opinioni, di laici, preti, religiosi e vescovi di ogni continente. Dal 2021 il Papa ha proposto una riflessione specifica, dedicata a come si vivono le relazioni nella Chiesa, da quelle umane a quelle strutturali, e che tipo di riforma necessitano alla luce del fatto che la Chiesa è «cammino comune». Di mezzo c’è di tutto: dalle relazioni interpersonali a quelle in parrocchia, all’esercizio del ministero petrino, alla relazione tra le Chiese locali e Roma. All’Assemblea che si apre il 2 ottobre a Roma ci saranno quattro svizzeri: Helena Jeppesen-Spuhler, delegata per i laici d’Europa, mons. Gmür, presidente della Conferenza dei vescovi Svizzeri (CVS), il cardinale Kurt Koch alla guida del dicastero vaticano per l’unità dei cristiani e il ticinese padre Mauro Lepori, abate generale dell’Ordine Cistercense. Intanto in Svizzera ci si muove.
«Lo scopo della nascente commissione sinodale svizzera che è composta a maggioranza da laici - ci spiega Valentina Anzini - è quella di promuovere e sperimentare una via svizzera alla sinodalità. Ci sono diverse possibilità per interpretare il metodo sinodale. L’Instrumentum laboris (il documento di lavoro della prossima Assemblea sinodale mondiale di Roma) contempla infatti la possibilità di esplorare cammini locali di vita sinodale. A Berna, nella sessione costitutiva, ci siamo per ora limitati a mettere in comune le nostre gioie, speranze, tristezze e paure davanti al cammino sinodale. Tra le gioie, segnalo la bellezza di essere una Chiesa in cammino che riflette su di sé, sul suo ruolo; la speranza è che dal Sinodo escano proposte e soluzioni applicabili alla vita di tutta la Chiesa; la tristezza è quella di cogliere una situazione che a volte sembra essere silente, almeno in Ticino, mentre la paura più condivisa è che il risultato si riduca solo ad un documento senza frutti concreti», conclude Valentina Anzini. Riguardo alle ricadute in Ticino della commissione nazionale, don Sergio Carettoni ci dice che se ne saprà qualcosa appena i tre delegati ticinesi si saranno incontrati. Helena Jeppesen-Spuhler, argoviese, operatrice di Azione Quaresimale, è una delle 54 donne aventi diritto di voto che sono state nominate al Sinodo mondiale. Come ha dichiarato ai Media si attende che «a Roma l’argomento principale sia quello della decentralizzazione. Probabilmente si sta già lavorando sulle questioni di diritto canonico ad esso connesse. In altre parole, cosa deve accadere nello specifico per rafforzare le competenze delle Chiese locali». Riguardo all’Assemblea di Roma, che per volere del Papa è stata affiancata in questi mesi da una decina di gruppi di lavoro composti da esperti a cui sono stati delegati i temi più spinosi, come quelli relativi al diritto canonico e al diaconato femminile, la Jeppesen dice che i gruppi interagiranno con l’Assemblea presentando le relazioni intermedie al Sinodo e consentendo quindi a padri e madri sinodali di presentare le loro proposte. È un cantiere che certo non si concluderà il 27 ottobre.
Un centinaio di persone, il 15 dicembre, hanno fatto un percorso dal sagrato della chiesa di S. Rocco fino alla chiesa di S. Giorgio, dove si è potuto ammirare, in una grotta, la rappresentazione vivente della Natività.
Raccolti CHF 26'500 a sostegno delle persone in difficoltà in Ticino. I fondi saranno destinati a due realtà locali che incarnano i valori di solidarietà ed assistenza: alla Lega Cancro Ticino (in aiuto ai bambini) ed alla Fondazione Francesco (di fra Martino Dotta)
Oggi, mercoledì 18 dicembre, alle 20.30, padre Francesco Patton ofm, sarà in Ticino per un incontro dal titolo "Il coraggio della pace. Riflessioni su dialogo, riconciliazione e speranza (quando tutto sembra perduto)". Modera Andrea Fazioli