La Giornata del Giubileo delle Famiglie Missionarie si è svolta in un clima di festa, tra colori, culture e sapori provenienti da tutto il mondo, riuniti a Sant’Antonino. All’evento hanno partecipato 15 associazioni missionarie o attive in Ticino e in diversi Paesi a favore delle famiglie, invitate dalla Pastorale Familiare Diocesana e dalla Conferenza Missionaria della Svizzera Italiana (CMSI). Attraverso disegni, canti e testimonianze, sono stati piantati — simbolicamente e concretamente — semi di speranza per il futuro.
Così le associazioni Ponti di Speranza, Amici di El Socorro, l’associazione Sviluppo Comunitario Barranquilla, l’associazione Ticinese Famiglie Affidatarie, Christian Solidarity International, Famiglie Nuove- Movimento dei Focolari, Famiglie per l’Accoglienza, Gruppo di preghiera di Santa Gianna Beretta Molla, Gruppo di sostegno ai Guaranì della Bolivia, Gruppo Nabad, Mani per l’infanzia, Mezanmi, Missio, Passi e Metodi Naturali Ticino, associazione Sì alla vita hanno animato la “Fiera della speranza” allestita per la giornata.
La “Fiera della speranza” si è svolta appunto nel piazzale delle scuole elementari di Sant’Antonino con la presenza delle diverse associazioni pronte ad interagire con i visitatori con simpatiche attività per condividere la loro missione a favore delle famiglie, sia in Ticino, tramite il sostegno diretto e la vicinanza a genitori e bambini in difficoltà, che in terre di missione (ad esempio in Bolivia, in Venezuela, in Colombia, ad Haiti, nelle Filippine o ancora in Sudan) con numerosi progetti di sviluppo in contesti vulnerabili dove i beneficiari sono soprattutto giovani e famiglie.
Sullo sfondo, la mostra dedicata a Santa Gianna Beretta Molla, moglie, madre e medico dei nostri giorni, vegliava su tutta la manifestazione raccontando la santità vissuta nel quotidiano di mamma e condivisa con fede e speranza dal gruppo di preghiera di Breganzona.
Genitori e bambini sono stati motivati a conoscere queste realtà di solidarietà e fratellanza in modo ludico raccogliendo tra una bancarella e l’altra i segni di speranza.
Non sono mancati diversi workshop per i bambini e giovani per trasmettere la gioia tramite la danza o riflettendo sulla ricerca dell’acqua come fonte di speranza per le comunità o ancora per capire come si vive la speranza in Myanmar, grazie a suor Thandar, suora missionaria birmana che lavora in una mensa dei poveri a Milano.
Buona è stata anche la partecipazione al concorso di disegno che invitava i bambini a rappresentare il più bel desiderio da vivere in famiglia. I giovani artisti hanno usato la loro innata creatività producendo dei capolavori: vacanze al mare, gite in famiglia tra le montagne, un pasto condiviso attorno alla tavola, una famiglia unita o ancora una sorellina da curare. I bambini hanno aperto i loro cuori condividendo le loro speranze fatte di momenti condivisi in famiglia. Grande è stata la gioia grazie ai ricchi premi offerti da diversi sponsors.
Il pomeriggio è proseguito con una merenda multietnica gentilmente offerta dal gruppo Nabad (“Pace” in somalo) che dal 2017 svolge attività diverse per l’integrazione di migranti e asilanti residenti nelle Tre Valli.
A seguire sono stati proposti due spettacoli: prima il Clown Elio che ha divertito tutti i presenti con i suoi esilaranti numeri e poi Nina Dimitri che ha allietato il pubblico con la sua chitarra e le sue canzoni ritmate.
La festa si è conclusa con un breve intervento del vescovo Alain e di padre Peter Chanel Gomes, originario del Bangladesh, in visita in Ticino per l’ottobre missionario.
Grazie ai partecipanti e a tutti gli enti presenti, che hanno reso il Giubileo delle famiglie in missione un momento da ricordare anche grazie ai semi ricevuti in dono, che la prossima primavera faranno germogliare fiori colorati. Seminiamo speranza!
Gruppo organizzatore Giubileo delle Missioni e delle Famiglie