In futuro il 12 ottobre si festeggerà San Carlo Acutis, il ragazzo milanese morto nel 2006, a 15 anni, a causa di una leucemia fulminante. Lo ha deciso Papa Francesco dopo l'udienza con il cardinale Marcello Semeraro, prefetto del Dicastero delle cause dei Santi. Al giovane è stato attribuito un miracolo: una studentessa operata per un trauma cranico a Firenze è guarita dopo l’invocazione del beato da parte della madre. E domani, lunedì primo luglio, si saprà anche la data di canonizzazione. Papa Francesco presiederà infatti un Concistoro Ordinario pubblico per il voto su alcune cause di canonizzazione, tra cui quella di Carlo Acutis, proclamato beato nel 2020. Il corpo di Carlo riposa all'interno del Santuario della Spogliazione ad Assisi, meta di molti pellegrini e di tantissimi devoti del "patrono di Internet". Anche in Ticino è presente la sua devozione e una reliquia di Carlo Acutis è conservata nella cappella dell’adorazione nella chiesa di Cadro. Abbiamo rivolto alcune domande al parroco, don Davide Droghini.
Don Davide, come è nata l'iniziativa di richiedere una reliquia del beato Carlo Acutis?
L’idea mi è venuta durante la Santa Messa della Prima Comunione, celebrata in parrocchia il giorno dopo del mio ingresso come parroco. Ricordo che, pur non conoscendo i bambini che ricevevano per la prima volta la comunione e le loro famiglie, parlai durante l’omelia del beato Carlo presentandolo ai bambini come un esempio da seguire. E feci pubblicamente la proposta di andare insieme ad Assisi sulla sua tomba. Aiutato dai frati cappuccini di Assisi e sostenuto dal Vescovo Alain De Raemy, che subito accolse la mia proposta, facemmo la richiesta ufficiale alla diocesi di Assisi, che diede risposta affermativa. Andammo l’anno scorso con alcune famiglie i cui figli frequentavano il catechismo per la Confessione e la Comunione. Una bellissima esperienza che ci ha permesso di conoscere meglio la figura del beato Acutis insieme a San Francesco e Santa Chiara. I bambini erano molto curiosi e i genitori molto toccati. La reliquia l’abbiamo poi accolta solennemente in parrocchia a Cadro e collocata nella cappella dell’Adorazione per la venerazione. Il luogo più adatto ci sembrava proprio vicino al tabernacolo, visto che una delle sue frasi più celebri è: “L’Eucarestia, la mia autostrada per il cielo”.
Il gruppo della parrocchia di Cadro in pellegrinaggio in UmbriaIn Ticino quanto è diffusa la sua venerazione?
Ricordo che anni fa già la Pastorale Giovanile aveva organizzato una serata-testimonianza col postulatore della causa. Con l’arrivo della reliquia nella nostra parrocchia diverse persone si sono interessate alla figura di Carlo e vengono per pregare e a chiedere la sua intercessione. Alcuni lasciano foto con intenzioni particolari e richieste di preghiera.
Cosa farete in vista della canonizzazione?
Siamo anche noi in attesa della data ufficiale della canonizzazione. Sicuramente con il nuovo anno pastorale stiamo valutando iniziative per dare risalto anche in Ticino alla figura di questo nuovo santo “giovane” dei nostri giorni. Mi piacerebbe proporre un incontro di preghiera mensile allargandolo a tutti gli interessati della diocesi come cammino di preghiera e condivisione.
Personalmente cosa ti affascina di questo giovane santo?
Avevo sentito parlare di Carlo Acutis anni fa e da sempre mi aveva incuriosito: un ragazzo così giovane che ha messo al centro della sua vita l’eucarestia. Non capita tutti i giorni di trovarsi di fronte a un ragazzo che sin da piccolo partecipa assiduamente alla S. Messa quotidiana e prega incessantemente il Rosario. Col passare del tempo è diventato un amico, un esempio da imitare e grazie a lui ho imparare tanto.
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Sabato "Strada Regina" su RSI LA1. Domenica "Chiese in diretta" su RSI Rete Uno e la Santa Messa su RSI Rete Due.
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