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Parola del giorno rito Romano | Ambrosiano (20 marzo 2025)
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  • Da un anno la Masseria della solidarietà di Lugano accoglie e sostiene

    Da un anno la Masseria della solidarietà di Lugano accoglie e sostiene

    L'opera di fra Roberto Pasotti posata all'esterno della Masseria

    L’accoglienza è ciò che contraddistingue la Masseria della solidarietà della Fondazione Francesco a Lugano, al cui interno si trova anche la mensa e centro sociale Bethlehem, inaugurata un anno fa. Oggi, 4 ottobre, festa di San Francesco, è prevista una giornata di porte aperte per sottolineare la ricorrenza. Sono in particolare previsti, alle 10.15 la benedizione dell'opera di fra Roberto Pasotti, nel quale è raffigurata l'accoglienza e la condivisione del pane, alle ore 11.30 il pranzo sociale offerto, nel pomeriggio musica e spettacoli e in conclusione una grigliata.

    “La Masseria vuole essere uno spazio di incontro, scambio, apertura, in cui l’essere umano è al centro e nel quale costruire delle relazioni sociali costruttive e positive”, ci ricorda fra Martino Dotta, direttore della Fondazione Francesco. “La nostra è un’accoglienza di base, che non fa distinzioni, non mette paletti e vincoli, ma ascolta e sostiene”. Oltre a rispondere alle prime necessità quali cibo, vestiti, igiene personale, nella struttura sono presenti degli operatori e delle operatrici sociali il cui compito principale è l'ascolto, la consulenza, l’orientamento e l’accompagnamento verso i servizi competenti. Sono coinvolti anche molti volontari, che sono una forza importante e contribuiscono al buon funzionamento delle varie attività.

    Dapprima ospitato per 10 anni nella poco distante Casetta Gialla, il centro sociale Bethlehem è ora diventato il cuore della Masseria ed ha ampliato il suo tempo d’apertura. È stata aperta anche la Locanda con alloggio, gestito da privati, che dispone anche di un’ampia sala multiuso e altri spazi d’incontro, che pur con peculiarità diverse, rimane legato fisicamente e nello spirito al centro sociale. Punto d’incontro è in particolare la cucina, dalla quale escono i pasti sia della mensa, sia dell’osteria. La Fondazione Francesco vive, oltre che dai proventi dell’affitto della Locanda, anche dalla solidarietà delle persone, sia materiale che in tempo dedicato agli altri: si è concretizzata così quell’economia della solidarietà invocata nell’enciclica Laudato sì di papa Francesco, alla quale fra Martino Dotta si ispira.

    “Un sogno che è diventato realtà”, sottolinea il frate francescano. “Il primo anno è stato molto positivo. Personalmente l’ho vissuto in modo molto intenso. È stata un’esperienza arricchente, di interazione con varie realtà”. A frequentare il centro sociale sono soprattutto i residenti, le cui difficoltà non sono sempre e solo legate alla povertà materiale, ma anche a quella di relazioni umane. Alla porta del centro sociale Bethlehem hanno bussato anche associazioni, gruppi con proposte d’animazione. “È stata una bella sorpresa per noi: siamo sempre aperti alle collaborazioni che arricchiscono la socializzazione”. Un progetto che si è potuto realizzare con Casa Martini nel Locarnese, ma non ancora, almeno per ora, nel Luganese, è invece quello degli alloggi d’emergenza per persone in stato di necessità. “Siamo sempre alla ricerca di un luogo idoneo perché il bisogno c’è, lo costatiamo anche in questi giorni diventati più freddi”.

    https://fondazionefrancesco.ch/

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