L’Associazione CoSì (Counsellor della Svizzera Italiana) organizza durante questo mese di ottobre “il mese del counseling” con lo scopo di presentare e divulgare, tramite attività individuali o di gruppo gratuite, l’efficacia e l’utilità di questo metodo di aiuto. Abbiamo chiesto a Fabia Ferrari, vicepresidente di “CoSì”, di presentarci la genesi di questa iniziativa.
“La nostra Associazione – ci spiega Fabia – è nata dopo che, durante la pandemia, diversi counsellor si erano spontaneamente raggruppati per offrire sostegno gratuito alla popolazione creando degli spazi d’ascolto online. Passata l’emergenza abbiamo provato a coltivare il sogno di diventare un’Associazione professionale a tutti gli effetti, per offrire formazione continua e soprattutto far conoscere il counselling in Ticino. Sogno concretizzato nel ottobre del 2022. Ad oggi i nostri soci sono quasi un centinaio e tutti hanno terminato una formazione triennale e seguono corsi d’aggiornamento. Il loro entusiasmo ha fatto nascere l’idea del ‘mese del counseling’ al fine di far conoscere ulteriormente la nostra attività”.
Il counseling è una pratica professionale che mira a supportare le persone nel superare difficoltà emotive, psicologiche e relazionali. Attraverso un processo di ascolto attivo e dialogo, il counselor aiuta il cliente a esplorare i propri sentimenti, pensieri e comportamenti, favorendo una maggiore consapevolezza di sé e delle proprie risorse.
“Molte persone del tutto sane dal punto di vista clinico – prosegue Fabia - si possono trovare in un momento di difficoltà che sembra non offrire via d’uscita: per una scelta difficile da compiere, una relazione significativa diventata problematica o una situazione dolorosa. Nel counselling la sofferenza non viene vista come patologia, ma la conseguenza di una situazione in cui l’individuo non riesce a raggiungere determinati obiettivi di vita, che sono personali e non generalizzabili. Come sentirsi una buona mamma; essere rispettati sul lavoro; sentirsi utili per la società... Quando l’essere umano non riesce a realizzare ciò che gli sta a cuore, sta male. Si tratta della sofferenza di cui ognuno ha fatto esperienza nel corso della vita”.
E qui entra in gioco il counsellor che offre uno spazio di riflessione riservato e protetto dal segreto professionale. Esso si rivolge a singoli, famiglie, gruppi, istituzioni e può essere erogato in ambito privato, sociale, scolastico, sanitario, aziendale. L'intervento di counselling utilizza varie metodologie provenienti da diversi orientamenti teorici, ma si basa per lo più sull’ascolto e il dialogo.
“L’obiettivo del counselling – ci dice Fabia - è accompagnare il cliente affinché possa trovare lui stesso la soluzione ai suoi problemi. Si tratta di un lavoro concreto, ancorato agli eventi vissuti, che mira ad essere efficace in tempi brevi. Il percorso si svolge attraverso colloqui guidati della durata di circa un’ora e si articola generalmente in pochi incontri”.
“L’obiettivo del mese del counselling è quello di offrire la possibilità a tutta la popolazione della svizzera italiana di sperimentare concretamente cosa sia questa pratica – molto diffusa nel mondo anglosassone - e avere almeno un assaggio di alcuni suoi punti forza: l’accoglienza, l’ascolto e l’assenza di giudizio”, conclude Fabia.
Maggiori informazioni sul sito dell’associazione: counsellor-svizzera-italiana.ch
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