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Parola del giorno rito Romano | Ambrosiano (26 giugno 2025)
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  • Francois Benjamin May (1870-1909)

    Sale agli altari della Chiesa un frate vallesano

    Il frate marista vallesano François-Benjamin May (1870-1909) sarà beatificato il 12 luglio 2025 a Barcellona. Il religioso fu assassinato in Spagna per odio verso la fede.

    Meglio conosciuto con il nome di «Fratello Lycarion», François-Benjamin May nacque a Bagnes nel 1870. La sua casa natale si trova a La Montoz (Champsec). Ha frequentato tutte le scuole nella Val di Bagnes. Ha lasciato la valle entrando nell'ordine dei fratelli maristi nel 1888. Educatore e insegnante nelle scuole della congregazione in Spagna, è stato ucciso nel 1909 a Barcellona. Il suo riconoscimento come martire, nel gennaio 2025, ha aperto la strada alla sua beatificazione.

    Delegazione marista nella Val de Bagnes

    La beatificazione avrà luogo il 12 luglio 2025 nella capitale della Catalogna, secondo quanto riportato il 23 giugno dalle parrocchie di Bagnes-Vollèges-Verbier. Sarà presieduta dal cardinale prefetto del dicastero per le cause dei santi, il cardinale Marcello Semeraro, e concelebrata dal cardinale Jean Joseph Omella, arcivescovo di Barcellona, nella chiesa del convento di San Francesco di Sales, vicino alla Sagrada Familia. La Val di Bagnes invierà una delegazione di 11 persone con le autorità civili, religiose e i discendenti della famiglia.

    Prima della beatificazione, dal 23 al 25 giugno, il postulatore della causa, fratello Guillermo José Villaréal (Messico), accompagnato da due suoi confratelli, Jean-Claude Christe (Svizzera) e Ferre (Spagna), incontrerà gli abitanti dei villaggi, le autorità civili e religiose e i discendenti della famiglia. Scopriranno la realtà della vita e le tradizioni della Val di Bagnes e le tracce storiche dell'infanzia e della giovinezza di Fratel Lycarion.

    Un’epoca di rivolte contro la Chiesa

    Nel 1888 François-Benjamin May entra nel noviziato della Società dei Fratelli Maristi di Marcellin Champagnat – chiamata anche Società dei Piccoli Fratelli di Maria – a Saint-Paul-Trois-Châteaux, nella Drôme. L'anno successivo, a soli 19 anni, si trasferisce in Spagna, dove si dedica all'insegnamento per vent'anni. Assumendo il nome religioso di “Fratello Lycarion”, fonda due scuole, ad Arceniega e poi a Pueblo Nuevo.

    Nella sua funzione di direttore di questa scuola, per tre anni, in una Catalogna tormentata dall'agitazione anarchica, supervisiona la scolarizzazione di numerosi bambini provenienti dal mondo operaio. Ma il 26 luglio 1909, una rivolta, inizialmente diretta contro la convocazione dei riservisti inviati a Melilla nel contesto della guerra del Marocco, si estende a tutta la città di Barcellona. Bande violente, considerando la Chiesa cattolica come alleata del re Alfonso XIII, prendono di mira in particolare chiese, conventi e scuole cattoliche. Circa cinquanta edifici religiosi e 18 luoghi di culto saranno dati alle fiamme.

    Assassinato a colpi di pistola

    Questa “Settimana tragica” costerà la vita a più di un centinaio di persone, tra cui diversi religiosi. La mattina del 27 luglio, fratello Lycarion e i suoi confratelli furono invitati da un rivoltoso, che sosteneva di volerli proteggere, a uscire dal convento in abito religioso, mentre una folla aggressiva si era radunata davanti all'edificio. IL frate vallesano fu colpito a morte da diversi proiettili, mentre gli altri confratelli riuscirono a fuggire grazie alla protezione della Croce Rossa. Il loro edificio viene completamente incendiato.

    Questo episodio di violenza, oggi relativamente dimenticato, è stato oscurato dalla guerra di Spagna che ha devastato l'intero Paese tra il 1936 e il 1939 e che ha causato numerose vittime all'interno della Chiesa cattolica. Negli ultimi anni nel Paese sono state celebrate numerose beatificazioni legate alla guerra di Spagna.

    L'unico beato vallesano è attualmente Maurice Tornay (1910-1949), anch'egli ucciso in Tibet per odio verso la fede. (cath.ch/com/imedia/arch/rz/traduzione e adattamento redazionecatt)

    Raphaël Zbinden/traduzione e adattamento redazionecatt

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