Skip to content
Parola del giorno rito Romano | Ambrosiano (18 giugno 2025)
CATT
  • Lezione scolastica

    Scuola media ticinese: "L'ora di tedesco in prima non elimina quella di religione"

    di Cristina Vonzun

    L’ufficio di Istruzione religiosa scolastica della Diocesi di Lugano (UIRS) ha diffuso un comunicato stampa in cui traccia un bilancio dell’anno concluso dal punto di vista della materia della religione e della formazione dei docenti e coglie soprattutto l’occasione per offrire alcune chiavi di lettura in merito alla notizia di queste ore, relativa alla decisione del Governo cantonale di applicare l’anticipo del tedesco in prima media a partire dall’anno scolastico 2026-2027. Il cosiddetto “arrocco” prevede la sostituzione di un’ora di francese e lo spostamento di un’ora di religione. Il Governo ha scelto così il modello, dopo che nei mesi scorsi il DECS aveva valutato tre possibilità per l’introduzione di questa materia in prima media. La prima era quella che prevedeva settimane intensive o giornate progetto; la seconda, vedeva dei laboratori in alternanza di tedesco e francese a metà classe; la terza appunto, quella su cui è caduta la scelta: l'inserimento di due ore di tedesco nella griglia oraria sostituendo un'ora di francese (da recuperare in seconda media) e spostando l'ora di istruzione religiosa facoltativa.

    La posizione dell’UIRS sull’ora di tedesco in prima media e lo spostamento della religione

    Dato che la vicenda riguarda l’ora di religione, l’UIRS (Ufficio Istruzione Religiosa Scolastica) che gestisce questa ora secondo la Convenzione del 2017 tra Cantone Ticino e Diocesi di Lugano, in un comunicato stampa diffuso il 18 giugno, ha precisato quanto segue sul tema: “Nella prima media il corso è sempre proposto nonostante l’inserimento del tedesco in griglia oraria. Le soluzioni saranno concordate con l’UIRS e le direzioni: l’ora di religione è quindi comunque garantita. Sono numerosi gli allievi coinvolti: la percentuale di frequenza in prima media si attesta per l’anno 2025/2026 a circa il 40% degli allievi in totale (considerando che si tratta di un’ora facoltativa il risultato è soddisfacente)”. 

    Abbiamo chiesto al direttore dell'UIRS, don Emanuele Di Marco, alcune precisazioni soprattutto dopo che titoli di articoli nel web avevano lasciato supporre la scomparsa dell'ora di religione dalla prima media, ragione questa che ha portato alla pubblicazione del comunicato da parte dell'UIRS. "Anzitutto, va detto che non c'è differenza tra un allievo che fa o non fa religione: in entrambi i casi l'allievo si troverà ad avere un'ora in più". Quanto al coinvolgimento dell'UIRS nella scelta del Governo - che aveva analizzato tre proposte e poi ha optato per questa - "l'UIRS - spiega il suo direttore - era stata informata delle tre proposte in studio durante dei momenti informali. Alcuni docenti di religione, come quelli delle altre materie, sono stati consultati per la scelta. Per la scelta del terzo modello non c'è stata una vera e propria consultazione dell'UIRS. Va detto però che in questo anno, prima dell'entrata in funzione della nuova griglia scolastica prevista per il 2026-2027, il DECS ci ha contattati e ci ha assicurato che saremo coinvolti e troveremo le soluzioni adeguate per l'ora di religione. Ci tengo a sottolineare - ribadisce don Di Marco - che la nostra è la posizione della Chiesa cattolica, poi c'è anche la Chiesa evangelica che è a sua volta partner della convenzione con il Cantone".

    Un 40% di allievi al corso facoltativo di religione in prima media

    L'UIRS evidenzia nel comunicato stampa che i dati relativi alla partecipazione in prima media attestano un 40% di iscritti al corso facoltativo di religione. "Nel passato - spiega il direttore - gli allievi erano certamente di più, ma questo dato è comunque indicatore del fatto che gli iscritti non sono pochi, trattandosi di una materia facoltativa". Adesso si apre il problema relativo alla collocazione di un'ora che non sempre - c'è chi dice - ha avuto una posizione favorevole nelle griglie scolastiche. Don Di Marco è positivo:

    "Ora si apre anche la possibilità di lavorare su questa scelta fatta dal Governo, c'è un tavolo di lavoro concreto, sono già stati presi dei contatti”.

    Ma perché spostare proprio l'ora di religione, forse a causa della frequenza progressivamente in calo? "Le ore facoltative (penso al francese o al latino in III o IV) sono pure sistemate fuori griglia. Per quanto la frequenza sia importante (considerando il contesto attuale) l’ora di religione è comunque un’ora facoltativa. La scelta di inserire per tutti gli allievi il tedesco già dalla prima, doveva trovare, da qualche parte, spazi utili. Ora la collaborazione con le direzioni è importante affinché le singole sedi trovino le soluzioni ideali (penso al servizio mensa o a quello dei trasporti, per esempio). Il coinvolgimento dell’UIRS nel tavolo di lavoro, in vista di settembre 2026, è senz’altro un prezioso segno di collaborazione", conclude don Di Marco. Si tratterà di capire l’anno prossimo in vista del 2026 quando fissare questa questa ora nell’arco della giornata degli allievi di prima media, ma fuori dalla griglia oraria.

    Gli altri punti della comunicazione del 18.6.2025 dell’UIRS sono i seguenti: 

    Formazione dei docenti

    Tra le sfide dell’esperienza della religione nella scuola c’è la formazione di base e continua dei docenti, come pure l’adeguamento dei programmi e dei materiali didattici con costante riferimento al Piano di Studio della scuola dell'obbligo ticinese. Già durante quest’anno, attraverso varie collaborazioni con le istituzioni formative ed accademiche, sono stati implementati i corsi formativi per docenti. I contenuti del corso vengono di nuovo precisati: fare “religione” a scuola significa affrontare riflessioni e attività a partire dal territorio e dalla tradizione cristiana in ottica interdisciplinare, considerando il contesto multiculturale attuale. Il corso di religione è un’opportunità per tutti, nessuno escluso, per avere strumenti interpretativi della realtà nella quale bambini e ragazzi si trovano. Il corso è proposto nelle scuole elementari, nelle scuole medie (dalla prima alla terza), nel medio-superiori e nelle scuole speciali.

    Processo di revisione interno all’UIRS

    Nel comunicato UIRS viene infine sottolineato lo spirito di collaborazione tra l’UIRS e le relative autorità cantonali. In contatto con le autorità cantonali e comunali, con gli ispettorati e le direzioni, è iniziato un processo di revisione all’interno dell’Ufficio stesso, che ha visto la nomina di una nuova direzione (Emanuele Di Marco direttore, Antonietta Lombardo e Laura Stocker-Rossi vicedirettrici) e di nuovi collaboratori per il quadriennio 2025-2029.

    Leggi anche: Bilancio e prospettive per il prossimo anno del direttore dell’UIRS (articolo di sabato 14 giugno)

    News correlate