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  • La band di Lorenzo Belluscio a Besso per regalare

    La band di Lorenzo Belluscio a Besso per regalare "una briciola di luce all'anima"

    di Katia Guerra

    Le canzoni come via per fare del bene: è lo spirito che anima la band di musica cristiana di Lorenzo Belluscio, originario di Vicenza, che questa sera prenderà parte alla GMG diocesana in programma dalle 20 alla chiesa di S. Nicolao a Lugano-Besso. «Ho avuto fin da piccolo la musica nel cuore. Una decina di anni fa ho partecipato ad un’iniziativa benefica. Mi è stato chiesto di aiutare l’ospedale della nostra città. L’unico strumento che avevo per poter dare una mano era la mia voce e quindi, visto anche il periodo, ho imbastito nel giro di pochissimo tempo un CD di cover natalizie, con la vendita del quale è stato possibile acquistare dei pulsossimetri, destinati a persone affette da insufficienza respiratoria». Da qui ha preso il via il progetto di un gruppo di musica cristiana. «Quest’esperienza è stata una svolta cruciale nel mio cammino musicale, perché mentre prima facevo musica con canzoni fini a sé stesse, da lì in avanti ho deciso che ogni mio brano sarebbe nato per lasciare qualcosa nel cuore delle persone». La chiave per realizzare questo desiderio è stata quella di unire musica e fede. Lorenzo non vedeva l’ora di incontrare delle persone disposte a mettersi in gioco insieme a lui in questa avventura musicale. «Come si dice, l’uomo propone e Dio dispone: la Provvidenza si è vista subito perché nel giro di poco, il gruppo si è formato e ha iniziato la sua opera». Abbiamo chiesto a Lorenzo quali sono i messaggi che le sue canzoni  trasmettono ai giovani. «Le nostre canzoni hanno un unico scopo, quello di  fare del bene, parlando, cantando, come diceva S. Francesco d’Assisi, del Sommo bene, ovvero di Dio. L’idea è di poter lasciare una briciola di luce nel cuore e nell’anima di chi ascolta e lo facciamo trattando diverse tematiche. Penso per esempio alla canzone Custodia dell’umanità in cui diciamo che chiunque può essere custode dell’umanità abbracciando la persona che ha a fianco. Nel brano Ti sento vivere il tema è la custodia del creato e l’ecologia umana, la complementarità che esiste tra uomo e natura. Altre canzoni parlano del continuo stupore e della bellezza della vita e dell’essere vivi, del percepire l’immenso valore che noi siamo. Riparto da te riprende le parole di San Giovanni Paolo II, pronunciate davanti a milioni di giovani: «Non siete la somma delle vostre debolezze e non siete il risultato dei vostri fallimenti». Noi siamo molto di più, siamo unici, siamo irripetibili, siamo una parola che il buon Dio ha pronunciato una volta e che mai più pronuncerà. Se cadiamo troviamo sempre chi è pronto a rialzarci e questo «chi» ha la C maiuscola ed è pronto a donarci quell’abbraccio, quel perdono che davvero ci libera e salva». Messaggi che, secondo l’esperienza di questo gruppo di musica cristiana, i giovani recepiscono con entusiasmo. «I giovani oggi hanno una grandissima sete di Dio, di spiritualità, cercano la fede, cercano dei contenuti che, rispetto a quello che propone il mondo, affermano un’altra verità, un’altra strada. Cercano qualcosa di autentico che riempia il cuore e dia un senso alla loro vita. Noi, nel nostro piccolo, siamo uno strumento nelle mani del buon Dio».Info: www.lorenzobelluscio.it. (Katia Guerra/catt.ch)

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