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  • Rinnovato l'Accordo quadro per l'accompagnamento spirituale presso i Centri federali d'asilo

    Rinnovato l'Accordo quadro per l'accompagnamento spirituale presso i Centri federali d'asilo

    Ieri, mercoledì 6 novembre 2024, le Comunità religiose attive nell’accompagnamento spirituale presso i Centri federali d’asilo (CFA) hanno rafforzato la loro collaborazione con la Segreteria di Stato della migrazione (SEM) attraverso la firma di un rinnovato Accordo quadro. I partner religiosi hanno inoltre adottato delle Linee guida comuni per il lavoro pastorale. "Gli agenti pastorali attivi nell’accompagnamento spirituale presso i Centri federali d’asilo si dedicano incondizionatamente alle persone che hanno di fronte. Accompagnano, rafforzano, sostengono e condividono con loro il peso delle loro sofferenze. In tal modo, si possono creare spazi d’umanità che altrimenti non sarebbero possibili in un’istituzione pubblica come i Centri federali d’asilo. Oggi è stata creata una nuova base durevole per l’adempimento di questo importante e prezioso lavoro pastorale”, ha sottolineato Mons. Felix Gmür, della Conferenza dei vescovi svizzeri.

    Da 30 anni, in collaborazione con la Confederazione, un’assistenza spirituale è offerta ai richiedenti asilo presenti nei Centri federali e nelle strutture di accoglienza degli aeroporti. Negli scorsi anni, il quadro operativo di questa pastorale specialistica è mutato notevolmente, in particolar modo in seguito alla riorganizzazione nell’ambito dell’asilo avvenuta nel 2019. Per questo motivo, nel 2022, la SEM, le tre Chiese cristiane riconosciute a livello nazionale e l’Unione svizzera dei comitati di aiuto agli ebrei (VSJF) hanno deciso di procedere alla revisione dell’Accordo quadro in vigore, adattandolo alle esigenze attuali. Parallelamente, le Comunità religiose coinvolte hanno rielaborato il secondo documento base, ossia le Linee guida per questa assistenza pastorale risalenti al 2009. La revisione dei due documenti ha offerto, al contempo, l’opportunità d’implementare formalmente l’integrazione della cura pastorale musulmana, che di fatto era già realtà. Önder Günes, presidente della Federazione delle organizzazioni islamiche della Svizzera (FIDS) che ha anch'essa parte, ha sottolineato come "altrettanto importante e innovativo della firma di questo Accordo quadro e delle Linee guida, è il fatto che questi documenti siano stati elaborati grazie alla buona cooperazione interreligiosa tra le comunità di fede coinvolte come pure con la Segreteria di Stato della migrazione”.

    Christine Schraner Burgener, della SEM ha da parte sua evidenziato come "la presenza degli accompagnatori spirituali è un elemento importante nell’ottica di un funzionamento più pacifico dei nostri Centri federali d’asilo. Ne siamo molto grati, poiché la cura pastorale è anche una sorta di balsamo per curare le dolorose ferite inferte dai drammatici percorsi migratori. Sono molto felice che questa collaborazione venga ora portata avanti su
    una più larga scala”.

    L'accompagnamento dei richiedenti l'asilo in Ticino

    Il diacono Marcel Mattana ha ricevuto l'incarico dalla Curia come assistente spirituale dei migranti in Ticino. "Dalla mia lunga esperienza posso dire che l'accompagnamento è più efficace nelle situazioni di incontro come quando si organizzano corsi di italiano oppure si propongono incontri al di fuori dai Centri federali, ad esempio i pomeriggi all'oratorio di Novazzano", ci dice. Come assistente pastorale accreditato ha accesso ai Centri, dove è libero di incontrare i richiedenti l'asilo in modo indipendente. "Ora, dopo la creazione del nuovo Centro Pasture a Balerna, ci è stato messo a disposizione, nel vecchio stabile, un locale per il raccoglimento, uno spazio per la preghiera, aconfessionale. Insieme all'assistente protestante e all'Iman stiamo pensando a come arredarlo e a come gestirlo: la collaborazione fra di noi è molto buona".

    Sul tema Centro Pasture: vedi anche l'articolo sulla visita recente di mons. Alain de Raemy al Centro: Mons. de Raemy al centro Pasture: «Ho visto un luogo di grande accoglienza che ospita storie drammatiche»

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