L'eminente teologo protestante tedesco Jürgen Moltmann si è spento il 3 giugno 2024 a Tubinga (Baden-Württemberg) all'età di 98 anni. Campione della “teologia della speranza”, ha avuto un profondo impatto sulla teologia della liberazione, sul femminismo cristiano e sulla consapevolezza ecologica.
Kirsten Fehrs, presidente della Chiesa evangelica in Germania (EKD), ha descritto Jürgen Moltmann come un “teologo magistrale che ha collegato le tradizioni filosofiche con i temi contemporanei”, riporta l'agenzia di stampa tedesca KNA. Fehrs ha ricordato che il teologo ha influenzato non solo il cristianesimo, ma anche la società a livello internazionale.
Nato ad Amburgo nel 1926, Jürgen Moltmann è stato segnato dalla Seconda guerra mondiale. Fu imprigionato per tre anni come prigioniero di guerra, dopo essere stato arruolato a forza nella Hitlerjugend. Ha lavorato come insegnante prima a Wuppertal e poi a Bonn. Nel 1967 è stato nominato a Tubinga, dove ha insegnato fino al suo pensionamento nel 1994.
Titolare di 15 dottorati honoris causa, è noto soprattutto per i suoi contributi nei campi dell'escatologia, della teologia della speranza e della teologia politica. Tra le altre cose, ha sostenuto che la teologia cristiana dovrebbe concentrarsi sulla speranza attiva, ispirando i cristiani a lavorare per la realizzazione del regno di Dio sulla terra. Riteneva inoltre che la Chiesa dovesse essere coinvolta nella trasformazione della società, sostenendo la pace, la giustizia e la dignità di tutti gli esseri umani. Ha sottolineato la pari dignità e il valore delle donne e degli uomini, sfidando le tradizionali strutture patriarcali all'interno della Chiesa e della società.
Nelle sue opere più recenti, Jürgen Moltmann ha esteso la sua teologia alle questioni ecologiche. Seguendo l'esempio di Papa Francesco nella Laudato si' (2015), ha sostenuto una teologia della creazione che riconosce l'interconnessione di tutte le forme di vita e la responsabilità dell'umanità nei confronti dell'ambiente. (cath.ch/arch/kna/rz/traduzione e adattamento redazionecatt)
Un ricordo del teologo protestante tedesco va in onda domenica 9 giugno alle 8,30 a Chiese in diretta, su RSI ReteUno
I due sacerdoti erano stati rapiti in Nigeria lo scorso 22 febbraio alle prime ore dell’alba da uomini armati che avevano assalito la canonica dove i due sacerdoti erano ospitati a Gweda-Mallam, nello Stato di Adamawa, nel Nord-Est della Nigeria.
Mentre il Paese attraversa ore difficili, giungono i primi allarmanti numeri sulle vittime dei conflitti armati in corso.
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