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Parola del giorno rito Romano | Ambrosiano (11 marzo 2025)
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  • Verso una Chiesa inclusiva, che accoglie, ascolta, cammina

    Verso una Chiesa inclusiva, che accoglie, ascolta, cammina

    di Silvia Guggiari

    Una Chiesa accogliente e aperta a tutti, una Chiesa che si lascia interrogare e coinvolgere da storie di vita e di fede: è questa l’idea alla base del lavoro avviato dalla Diocesi di Como per una pastorale con le persone lgbt+ (l’acronimo indica persone omosessuali, bisessuali, transgender o con altri orientamenti sessuali e identità di genere). Tantissime le persone presenti giovedì scorso nella chiesa di Sagnino a Como, dove si è tenuta una prima iniziativa frutto, come ci spiegano i coniugi Antonello e Milena, referenti dell’équipe lgbt+ diocesana, di un anno di lavoro: «La nostra preoccupazione è che le nostre comunità e parrocchie si domandino se le persone lgbt+ possano sentirsi amate e accolte nel loro cammino di fede e che si possa lavorare su cosa cambiare nei gesti, nelle parole, nello stile perché tutti possano sentirsi accolti e parte di una comunità».

    L’idea di avviare questo percorso in diocesi, spiegano i due referenti, «è nata all’interno della consulta della Pastorale della famiglia lombarda: è qui che a partire dal 2020 si è mostrato un interesse nel riflettere e approfondire questa tematica, raccogliendo idee e indicazioni di riferimento per poter procedere nelle diverse diocesi lombarde con un lavoro sul territorio». Alla base di questa riflessione vi è il desiderio di far germogliare una Chiesa che arrivi a tutti, anche a quelle persone «non semplici da raggiungere perché segnate dall’idea che sia difficile trovare accoglienza e dialogo nella Chiesa rispetto a queste esperienze».

    In questi mesi di preparazione, Antonello e Milena, insieme agli altri membri dell’équipe, sono rimasti «affascinati dal leggere e ascoltare le testimonianze di persone che hanno compiuto un percorso di fede nonostante il rifiuto a causa del loro orientamento sessuale. Per amare una persona Gesù Cristo ci chiede di andare oltre le nostre certezze e ci chiede di amarci gli uni gli altri per quello che siamo e scoprire il bene che c’è nelle esperienze che viviamo».

    La nascita dell’équipe

    Nell’autunno 2023 a Como è così stato avviato un gruppo di lavoro con il sostegno del vescovo Oscar Cantoni, che ha condiviso da subito questo percorso. Fulcro del progetto è stato l’Ufficio pastorale per la famiglia, che ha coinvolto rappresentanti di altri uffici e associazioni, con un’attenzione particolare all’educazione dei giovani, e persone con diverse competenze, tra cui cristiani lgbt+ e genitori. «Ora, perché questo percorso dia dei frutti effettivi è necessario fare rete tra educatori, preti e coloro che operano nelle parrocchie, nei movimenti e nelle associazioni per riflettere insieme e capire come possiamo rinnovare le nostre proposte e il nostro linguaggio».

    L’équipe lgbt+, sottolineano Antonello e Milena, «ha innanzitutto uno scopo pastorale: vuole essere una proposta concreta perché le persone che vivono questa esperienza in famiglia, ma anche coloro che le accompagnano all’interno di parrocchie e associazioni, sappiano che si possono mettere in contatto con l’équipe». In questi mesi, l’équipe ha avviato un lavoro di formazione, affiancato all’ascolto di esperienze vissute: «dopo un anno di lavoro, abbiamo pensato di proporre un primo momento di riflessione rivolto ai genitori di persone lgbt+, ma anche a tutti coloro che sono sensibili e interessati a questo percorso. Siamo partiti da loro perché desideriamo condividere il cammino personale, umano e di fede che spesso intraprendono per accogliere l’identità dei loro figli, che li fa andare oltre le loro certezze e che, a partire dall’amore per coloro che hanno generato, li porta anche a rivedere le proprie idee, aprendo lo sguardo e il cuore». «Nel prossimo periodo – continuano i referenti - si aggiungeranno al gruppo altri partecipanti e si punterà a raccogliere esperienze, bisogni e suggerimenti dalle persone interessate e a collaborare con chi nelle parrocchie e nelle associazioni è sensibile al tema».

    La prima iniziativa

    Come dicevamo, giovedì scorso si è tenuta una prima iniziativa dal titolo «Dono del Signore sono i figli», «perché questi genitori – spiegano Antonello e Milena - hanno scoperto con una profondità particolare che i loro figli sono un dono prezioso proprio così come sono, e che quello che Dio chiede è di amarli senza riserve, accompagnandoli nella ricerca della loro strada». La prima parte della serata è stata dedicata all’ascolto delle testimonianze di tre coppie di genitori che hanno portato la loro esperienza e il loro percorso umano e di fede di genitori di un figlio omosessuale e di genitori di figli che stanno vivendo la transizione di genere. È intervenuto poi padre Giuseppe Piva, prete gesuita, che da anni accompagna il cammino di persone lgbt+ e di operatori pastorali in tutta Italia, che ha ripercorso i testi della Chiesa cattolica sul tema dell’omosessualità offrendo una visione aperta al riconoscimento delle persone lgbt+ nelle comunità cristiane.

    Numerose le domande e le riflessioni al termine degli interventi, segno che quello avviato giovedì dalla diocesi di Como è un tema che interessa e per il quale si sente l’urgenza di fare qualche passo nella Chiesa.

    Per info equipelgbt@diocesidicomo.it

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