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Parola del giorno rito Romano | Ambrosiano (17 giugno 2025)
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  • Burundi

    L’associazione «Amtibu» accanto ai giovani del Burundi con il Centro «Kamenge»

    Fra gli obiettivi dell’associazione Amici Ticino per il Burundi (Amtibu), oltre al sostegno del Centre Jeunes Kamenge di Bujumbura, c’è anche quello di creare un’opportunità di scambio fra il Ticino e il Burundi. In quest’ottica essa promuove la possibilità di svolgere alcune settimane di volontariato nei mesi estivi presso lo stesso Centre. «Ciò che chiediamo, oltre naturalmente a interesse e motivazione, è di avere compiuto i 18 anni, conoscere il francese e disporre di un periodo di tempo adeguato, idealmente almeno un mese», ci spiega Marco Barzaghini, presidente di Amtibu. «I volontari potranno alloggiare presso il Centro e saranno chiamati a condividere un pezzo di cammino con i giovani burundesi, partecipando alle attività del Centro e mettendo a disposizione le proprie passioni e le proprie conoscenze». Il Centre Jeunes Kamenge, gestito dalla locale Diocesi, attraverso le sue attività quali volontariato, corsi e formazione di vario genere, sport, musica, veicola, in particolare nelle nuove generazioni, la cultura della pace e della tolleranza in un Paese che vive costantemente in mezzo alle tensioni e alla violenza. «Il volontariato in questo contesto è un’opportunità per aprire i propri orizzonti e per conoscere un’altra realtà e cultura, a stretto contatto con la popolazione del luogo», ci spiega Marco.

    Un’esperienza di vita che ci si porta dentro per sempre, come ci conferma Domenico Serravalle, docente di scuola media e segretario di Amtibu. «Nonostante sia passato qualche anno dai miei due periodi di volontariato al Centre, conservo ancora dei bei ricordi», ci racconta. «Durante i miei soggiorni ho partecipato ai campi estivi: insieme e con i giovani ho fabbricato i mattoni che sono serviti per la ricostruzione di case distrutte. Inoltre, ho proposto ai giovani corsi di chitarra, di italiano e francese». Per Domenico, lo scambio culturale è stato molto importante e arricchente: vivendo in mezzo ai giovani ha potuto scoprire da vicino il loro modo di vivere, i loro desideri, le loro paure. Ma ha anche avuto la possibilità di descrivere e raccontare la realtà svizzera, rispondendo alle molte domande poste dai giovani stessi. «Ciò che mi sono portato a casa è stata una grande dose di umiltà e la dimostrazione che si può essere felici anche con poco. In Burundi non ci sono le nostre comodità e i beni di prima necessità non sono scontati».

    Uno spaccato della vita, delle attività, dei sogni dei giovani del Centre Jeunes Kamange lo si trova anche nel libro «In Burundi si vive», realizzato con fotografie e testimonianze da Matteo Taddei, che ha vissuto per un periodo al Centro. Gli interessati al volontariato possono contattare l’associazione: amtibu.org

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