Sanija Ameti, politica verde-liberale nel municipio di Zurigo e presidente del movimento politico Libero, ha suscitato scalpore quando ha postato su Instragram un' immagine in cui la si vede sparare con una pistola a una rappresentazione della Vergine con il Bambino. La giovane donna, appassionata di tiro sportivo e che si dichiara musulmana agnostica, si è poi scusata per il suo post provocatorio.
Sanija Ameti aveva già mostrato la sua passione per il tiro sportivo sui social network. Ma in una delle sue foto, il suo obiettivo non è altro che una rappresentazione di Maria con Gesù in braccio. L'illustrazione è stata presa da un catalogo d'arte. Interpellata, la politica, la cui famiglia è originaria della Bosnia-Erzegovina, a immediatamente provveduto a cancellare il post. In seguito si è scusata: “Avevo bisogno di immagini che fossero sufficientemente visibili per il tiro a dieci metri. Avevo a disposizione solo questo catalogo, che era abbastanza grande. Non ho prestato attenzione al contenuto. Era inadeguato. Mi dispiace davvero se ho fatto del male a qualcuno!”.
Finita nella bufera la donna ha rassegnato le dimissioni dal comitato della sezione cantonale del PVL e ha pure perso il lavoro presso un'agenzia di pubbliche relazioni
Scioccante ignoranza
Reagendo su kath.ch, il gesuita Franz-Xaver Hiestand, responsabile della cappellania cattolica dell'Università di Zurigo, ritiene che l'ambiente che rende possibili tali post e tali errori meriti una reazione ferma a vari livelli. Non solo Sanija Ameti ha sparato alla figura di un bambino e di una donna, atto che suggerisce fantasie di violenza, ma soprattutto il suo messaggio rivela una sconvolgente ignoranza del significato dei simboli religiosi. Le scuse standard presentate successivamente hanno cancellato solo in parte il danno causato, deplora il gesuita. La donna nel frattempo ha anche scritto una lettera di scuse al vescovo di Coira, diocesi di cui Zurigo è parte.
La reazione dei vescovi svizzeri
I vescovi Svizzeri sono intervenuti sulla vicenda rilasciando il seguente comunicato:
"Sanija Ameti, nota per le sue attività politiche, ha utilizzato l'immagine di una madre con il suo bambino durante un esercizio di tiro con arma da fuoco. In seguito, ha postato l'immagine, crivellata di fori di proiettile, su Instagram. I membri della Conferenza dei vescovi svizzeri condannano questo comportamento inammissibile. A prescindere dalla rappresentazione religiosa della Vergine con bambino, che l’immagine impiegata mostra chiaramente, l’uso di una tale raffigurazione quale supporto per esercizi di tiro è un atto assolutamente violento e profondamente irrispettoso nei confronti della persona umana.
Come molti cattolici, i Vescovi svizzeri si sentono feriti nella loro sensibilità religiosa da questo comportamento. Sono grati per la lettera inviata da Sanija Ameti al Vescovo di Coira, nella quale chiede perdono. Nulla, tuttavia, li esime dall’esprimere pubblicamente la loro profonda disapprovazione. Nella nostra società è essenziale che l’educazione e la formazione contribuiscano attivamente al rispetto della persona umana e delle sue convinzioni religiose".
(cath.ch/kath.ch/mp)
Maurice Page/traduzione e adattamento redazionecatt
Anche quest’anno il costo della vita in Svizzera è aumentato. Per le famiglie con risorse economiche limitate, tale incremento rappresenta una seria minaccia alla loro esistenza. Lo afferma Caritas Svizzera in un comunicato.
Anche bambini di Origlio/Ponte Capriasca tra i tre gruppi di altrettante regioni linguistiche accolti dalla Presidente del Consiglio Nazionale Maja Riniker.
Le proposte, al concorso indetto ogni anno dalla Conferenza dei vescovi svizzeri, possono essere inoltrare fino al 15 gennaio.